La nuova piattaforma di Google dedicata al gaming è stata presentata ieri alla Game Developers Conference 2019 di San Francisco. Il colosso di Mountain View entra di prepotenza nel mondo videoludico, e lo fa con l’intenzione di cambiare la vita ad appassionati e competitor.
Se il primo approccio è stato positivo ci sarà tuttavia da attendere almeno qualche mese per comprendere come la novità di Google entrerà nelle nostre case, soprattutto in Italia, dove, parlando di banda larga, il primo pensiero va alla malavita organizzata.
Ma vediamo quali sono alcune delle caratteristiche che più colpiscono della novità di Google, cercando di capire come potrà influire anche sul futuro del gaming competitivo.
1. LA FINE DELLE CONSOLE? – Google Stadia non ha bisogno di una console dedicata, basta un dispositivo collegato in rete per avere un accesso istantaneo a una collezione di giochi. Si potrà giocare da smartphone, tablet, PC o direttamente con la tivù, se il modello lo consente (utilizzando il Chromecast Ultra Hdmi Stramer). Google ha in previsione la commercializzazione di un dispositivo proprietario, lo Stadia Controller, ma non sarà indispensabile per usufruire del servizio. Sarà la fine delle console come le abbiamo conosciute negli ultimi 30 anni? Non subito, ma probabilmente in futuro sì.
2. CARATTERISTICHE E CROSSPLAY – Le caratteristiche presentate da Google parlano di: Audio Surround, video 4k nativo in HDR a 60 frame per secondo, mentre già dal prossimo futuro saranno disponibili giochi in 8k e 120 FPS. Il tutto nel rispetto della potenza delle GPU a disposizione della maggior parte dei giocatori. Sarà tuttavia importante attendere l’apertura del servizio per valutare latenza e perdita di pacchetti, due dei principali problemi del mobile. E poi sarà da valutare il “comportamento” di Google Stadia con la banda domestica.
3. QUANTO COSTERÀ – Veniamo a quello che tutti si chiedono: il prezzo. Per ora non è trapelato molto ma, stando alla stampa specializzata, il costo non sarà molto diverso da quello di altri servizi simili (il recente Playstation Now, per esempio). Secondo il Ceo di Ubisoft, Yves Guillemot, che in passato ha collaborato col colosso di Mountain View, saranno disponibili vari metodi di pagamento, per soddisfare le esigenze di ogni giocatore. Si parla di un abbonamento, e anche della possibilità di “noleggiare” un titolo per qualche ora. Tuttavia, per ora sono solo ipotesi: il Google Stadia Store non fa accenno al momento a nulla di tutto ciò. Sappiamo solo che il prezzo sarà svelato quest’estate. Sinora Google ha saputo mettere a disposizione grandi servizi a prezzi molto competitivi, farà così anche stavolta?
4. SEMPRE PIÙ SOCIAL – Oltre ad avere tutto il necessario per garantire la miglior esperienza di giocabilità, il Google Stadia Controller avrà dei pulsanti dedicati per condividere su Youtube la propria esperienza di gioco. Sempre con il Controller sarà possibile inviare comandi a un Google Assistant, attraverso il quale si potranno ottenere consigli e aiuti per il superamento di livelli di gioco particolarmente difficili. Lo Stadia controller si connetterà a PC, laptop, tivù, tablet e smartphone tramite tecnologia wireless o, laddove possibile, anche mediante il cavo USB-C. Vi sarà inoltre un’app mobile che interagirà direttamente con il controller.
5. CLOUD GAMING E MACHINE LEARNING – La parola d’ordine è il cloud: Stadia invierà giochi in streaming dal cloud ai browser Chrome, Chromecast e Pixel. E poi una grande novità. Avete presente i filtri applicabili alle foto su Instagram? Con Style Transfer ML, le software house potranno sfruttare la tecnologia machine learning per applicare stili grafici ai propri videogiochi. Con State Share, invece, sarà possibile condividere l’esatta posizione e status di un videogioco, consentendo a chiunque di aiutare un amico in difficoltà.
6. I GIOCHI – Su Google Stadia sarà possibile giocare fin da subito titoli come Assassin’s Creed Odissey, Nba 2K19 e Doom Eternal. In generale, si può prevedere che sarà disponibile l’intero catalogo della Ubisoft. Ma il cloud dovrebbe incoraggiare anche la produzione di nuovi titoli che, grazie ai server Google, saranno giocabili sui vari device con cui si avrà accesso al gioco, senza bisogno di creare versioni diverse per desktop, console e mobile.
7. BANCO DI PROVA PER IL 5G – Stadia potrebbe essere un vero e proprio banco di prova per le tecnologie 5G. Il 5G ha infatti caratteristiche ideali per applicazioni come Stadia: elevata larghezza di banda e latenza ridottissima sono essenziali nei servizi di gaming streaming per assicurare un’esperienza di gioco d’elevata qualità.
8. SCALABILITÀ DELLA STRUTTURA – Una delle novità di Stadia è la possibilità per gli sviluppatori di sfruttarne la scalabilità della struttura per migliorare le performance di gioco. Per esempio, i battle royale potrebbero passare da cento a migliaia di giocatori simultanei.
9. STREAM CONNECT E STADIA – Il cloud gaming non solo permette di giocare da qualsiasi dispositivo ma, sfruttando tecnologie come Stream Connect, rivoluziona il concetto stesso di multiplayer a schermo condiviso. Gli utenti potrebbero infatti giocare in contemporanea nella stessa sessione, ma vedendo la partita su schermi diversi, tablet, computer o cellulare.
10. E IN ITALIA? – Per Google Stadia c’è un sito internet dedicato, e già presenta la traduzione in lingua italiana. Pertanto l’Italia dovrebbe essere compresa nel gruppo di Paesi (Usa e Canada, UK e Paesi Ue) nei quali la nuova piattaforma sarà rilasciata sin dall’inizio. Come sappiamo, però, le connessioni della penisola non sono perfette: se una parte di giocatori avrà la possibilità di sfruttare Stadia, un’altra fetta di appassionati resterà esclusa. E per Google l’investimento sarà fruttuoso solo se su larga scala. Staremo a vedere.