Echo FOX via dall’LCS: venduto lo slot per 30 milioni $

Gli Echo Fox hanno ceduto lo slot della LoL Championship Series. La prima conferma che qualcosa si stesse muovendo è arrivata nella notte italiana con la comunicazione via tweet dell’account ufficiale della sezione esport di League of Legends: “Gli Echo Fox hanno presentato al commissario dell’LCS una proposta di vendita del proprio slot a un nuovo gruppo proprietario. La commissione sta analizzando tale proposta e incontrerà i potenziali acquirenti nei prossimi giorni.” Non è stata rivelata l’identità dei compratori, almeno ufficialmente. Come spesso accade in questi casi è Jacob Wolf di ESPN Esports a fare chiarezza grazie alle sue fonti nell’ambiente.

Secondo il cronista nordamericano gli Echo Fox avrebbero venduto alla cifra di 30,25 milioni $ il loro slot dell’LCS alla Kroenke Esports & Entertainment, gruppo societario proprietario del club di calcio dell’Arsenal, militante in Premier League, della squadra NBA dei Denver Nuggets e dei Los Angeles Gladiators, formazione della Overwatch League. L’accordo deve tuttavia ricevere ancora l’approvazione della lega: in caso di esito negativo sarà l’LCS stessa a trovare una nuova squadra, estromettendo di fatto gli Echo Fox dal campionato 2020, come ha sottolineato il League Commissioner Chris Greeley: “Stiamo lavorando alacremente per minimizzare le conseguenze negative di questo passaggio di proprietà per staff e giocatori in collaborazione con l’LCS Player Association. Qualora la lega dovesse rifiutare la proposta, gli Echo Fox sono d’accordo che sarà l’LCS stessa a subentrare nel processo di vendita dello slot. Il nostro obiettivo è assicurarci una transizione ordinata e un nuovo team pronto per la stagione 2020.”

Negli ultimi mesi gli Echo Fox sono stati tra i principali protagonisti mediatici dell’esport nordamericano ma non per i risultati acquisiti sul campo. Richard Lewis, cronista di Dexerto, aveva rivelato che uno dei vertici dell’azienda di proprietà degli Echo Fox aveva rivolto minacce ed epiteti razzisti via mail ai due proprietari e fondatori dell’organizzazione esport, Jace Hall e il tre volte campione NBA Rick Fox, pronto a lasciare la squadra che porta il suo nome. Il colpevole fu poi identificato nella persona di Amit Raizada, costretto a trasferire tutte le sue quote aziendali in modo da non poter avere più potere decisionale né sulle attività degli Echo Fox né sulle attività dell’azienda proprietaria del brand, la Vision Venture Partners.

Il costo dell’operazione del passaggio alla Kroenke S&E comprende anche i 5 milioni di dollari rimanenti da pagare, sui 10 totali, per l’ingresso nell’LCS: una plusvalenza per i Fox tre volte superiore all’investimento realizzato. Dopo il ritorno degli Immortals e dei Dignitas, che hanno rispettivamente acquisito gli slot di OpTic e Clutch Gaming, sarà il terzo cambio nell’LCS su squadre totali: un’eventualità che nei piani della lega non era previsto, avendo giustificato l’introduzione del modello franchigia con l’arrivo di una maggiore stabilità nel lungo periodo.

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