Secondo gli analisti del Financial Times, Electronic Arts potrebbe finire nel mirino di Google, Amazon, Netflix e Apple.
Novità all’orizzonte? Forse sì, forse no. La certezza è che l’acquisto clamoroso di Activision Blizzard da parte di Microsoft per una cifra vicina ai 70 miliardi di dollari potrebbe, il condizionale è d’obbligo, aver creato uno squarcio nel settore e mettere tutte le case videoludiche in discussione. Perché l’effetto domino, secondo una rivista autorevole come il Financial Times, è molto più probabile di quello che sembra. E nessuno sarebbe al sicuro, neanche un colosso come Electronic Arts. Secondo gli analisti, nel mirino delle grandi aziende come Google, Amazon, Netflix o Apple presto potrebbe finirci anche il colosso a stelle e strisce con sede a Redwood.
Il riscontro è da ricercare nella fetta di guadagni che anno dopo anno riesce a portare a casa EA grazie a Battlefield, Apex e soprattutto Fifa. Del resto, Ultimate Team (ormai questa è una certezza assoluta, ndr) continua ad essere una macchina da soldi. La modalità competitiva di Fifa, infatti, è riuscita a riscuotere così tanto successo da mandare in soffitta tutte le altre modalità presenti nel videogioco. Oltre ad eliminare i competitor come eFootball Pes. Il sistema messo in piedi dalla branchia sportiva, grazie alle loot box acquistabili con denaro reale, ha fruttato nel 2021 la bellezza di 1,62 miliardi di dollari. Circa il 29% totale delle entrate totali del publisher. Numeri pazzeschi che andrebbero a spiegare un eventuale interesse da parte Google, Amazon, Netflix o Apple.
Da una parte, però, c’è un aspetto fondamentale da tenere in considerazione. Nessuna delle parti in causa in questi anni si è distinta per investimenti mirati nel mondo dei videogiochi. L’analisi del Financial Times, dunque, potrebbe risultare marginale. Al netto di questo, è altrettanto vero che l’ascesa del gaming potrebbe portare questi colossi dell’intrattenimento ad esplorare nuove opportunità. E con Electronic Arts di mezzo, l’investimento è assicurato.