Quattro volte vincitore dell’LEC, il trionfo al Mid-Season Invitational e la finale mondiale nel 2019: i tre anni dello sloveno Mihael “Mikyx” Mehle con i G2 Esports sono stati una fucina di successi, in particolare nel biennio 2019/2020 durante il quale nessuno in Europa è stato capace di tener testa a quello che è probabilmente stato uno dei tre migliori team di sempre del continente. Con Wunder, Jankos, Caps e Perkz al suo fianco, Mikyx è cresciuto sia come giocatore che come persona, affermandosi nella scena competitiva internazionale dopo le esperienze con Splyce prima e Misfits poi. Il 2021 è invece stato l’anno più difficile: la partenza di Perkz e l’arrivo di Rekkles non avrebbe dovuto cambiare nulla nello status quo europeo eppure la squadra non è più riuscita a funzionare come negli anni precedenti, portando a zero titoli nell’arco della stagione. Un terzo posto nello Spring e un quarto nel Summer che hanno significato soprattutto la mancata qualificazione ai Worlds 2021 in Islanda.
A fine stagione i G2 Esports hanno così deciso di rinnovare e rinnovarsi, ripartendo dai soli superstiti Jankos e Caps, con Mikyx piazzato sul mercato. Nonostante la squadra di Carlos Rodriguez abbia abbassato le pretese economiche per il cartellino del proprio support, ancora sotto contratto con i G2, e l’interesse di diverse squadre europee e nordamericane, nessuna proposta si è poi concretizzata, lasciando Mikyx fuori dai quintetti titolari. Almeno fino a fine gennaio quando, dopo due settimane dall’inizio dell’LEC, l’ultimo tentativo degli Excel, squadra londinese che non era mai riuscita a raggiungere i playoff in tre anni da quando partecipa alla competizione, è andato a segno convincendo il giocatore e i G2 a effettuare il trasferimento.
Per Mikyx è così iniziata una nuova avventura sotto la sua quarta maglia da giocatore, contribuendo a portare gli Excel per la prima volta ai playoff dell’LEC con un quinto posto in regular season costruito su nove vittorie e nove sconfitte. In particolare da quando è arrivato lui dalla Week 3, prendendo il posto dell’olandese Henk “Advienne” Reijenga, gli Excel hanno ottenuto sette vittorie e sei sconfitte. Tra pochi giorni affronteranno i Vitality nel primo turno playoff. Lo abbiamo intervistato in esclusiva su Esportsmag proprio in vista del finale di stagione, chiedendogli del suo passato e del suo presente per comprendere meglio cos’abbia significato per lui entrare negli Excel.
Per la prima volta gli Excel sono ai playoff: come ti senti pensando che è successo proprio quando sei arrivato tu?
Devo ammettere che non è stata una sorpresa qualificarsi per i playoff. Non lo dico perché io abbia portato un contributo unico ma perché siamo davvero un buon team. Però è chiaro che esserci riusciti anche grazie alle mie prestazioni mi fa sentire davvero bene e felice, sento di aver dato tutto in questa regular season.
C’è stato qualcosa di particolare che ti ha fatto rispondere di sì alla proposta degli Excel quando ti hanno cercato?
La ragione principale è che gli altri giocatori erano e sono tuttora eccellenti. Quando in offseason mi sono trovato non più titolare nei G2 Esports, il mio obiettivo era chiaro: andare in una squadra che avesse tutte le carte in regola per raggiungere la Top 3 in Europa, garantendomi così la qualificazione al mondiale 2022 dopo che l’anno scorso avevo fallito l’accesso con i G2. Quello degli Excel è un team che può realmente ambire al mondiale, non ho dubbi: ecco perché ho accettato la loro offerta.
Ti sei portato qualcosa dalla precedente esperienza nei G2 Esports che magari pensi possa aver contribuito ad aiutare gli Excel a qualificarsi per i playoff? Magari anche solo l’esperienza di chi ha vinto per quattro volte il titolo LEC.
Non penso che ci sia stato un aspetto particolare del mio passato che mi abbia aiutato più di altri. Noi siamo arrivati ai playoff perché siamo un ottimo team e siamo stati migliori delle altre squadre che non sono state sufficientemente all’altezza. Ciò non toglie che l’esperienza nei G2 sia stata utile: è stato il team con cui sono cresciuto e con cui ho vinto di più. Quando sono arrivato agli Excel ho parlato tanto con Joey (Joey “YoungBuck” Steltenpool, coach del team ndr) di cosa facevamo ai G2: gli incontri per decidere quali campioni giocare, quali draft eseguire e soprattutto che tipo di compiti facevamo durante la settimana per arrivare preparati al meglio.
A proposito di G2 ed Excel: hai notato particolari differenze sul modo di approcciarsi ai match durante la settimane tra le due organizzazioni?
Non ci sono eccessive differenze ma posso sicuramente affermare che negli Excel facciamo molti più meeting per studiare le draft tutti insieme rispetto a quante ne facevamo nei G2. Personalmente credo sia un’ottima cosa perché aiuta tutti noi giocatori a essere allineati giorno per giorno e soprattutto a essere più preparati per le draft sia in scrim che negli incontri ufficiali. Nei G2 ci confrontavamo sulle draft solo il giorno prima della partita di campionato, mentre negli altri giorni provavamo strategie e campioni. Adesso invece siamo molto più attenti e studiamo più approfonditamente cosa vogliamo giocare e come vogliamo impostare le draft contro gli avversari di turno. Sì, la differenza principale è che facciamo molti più incontri che si traducono in in una migliore preparazione.
Com’è stato trovare la sinergia con il tuo compagno di corsia, Patrik? Hai notato particolari differenze con Rekkles, tuo botlaner lo scorso anno?
Abbastanza semplice, sono sincero. Patrik è un ottimo giocatore, così come lo sono io, e questo ha reso le cose abbastanza facili: non abbiamo avuto troppe difficoltà nell’imparare a giocare insieme, entrando quasi subito in sintonia con i nostri rispettivi stili di gioco. Differenze con Rekkles? Una sicuramente: Patrik gioca molti più campioni, ha una champion pool più ampia che gli permette di potersi adattare più facilmente a ciò che il team vuole giocare. E poi Patrik non si preoccupa di morire [ride].
I tuoi fan su Twitter hanno “costruito” una narrativa che ti vede cercare di vendicarti sui tuoi ex-compagni di team ai G2. Dopo Perkz, Wunder e Grabbz solo Jankos e Caps sono rimasti al momento “illesi”. Ciò che però voglio chiederti è: sei ancora in contatto con i giocatori con cui hai vinto così tanto negli scorsi anni?
Sì, sì, certamente. Parliamo veramente tanto, ci siamo già riuniti due volte con la vecchia squadra: siamo rimasti molto amici. D’altronde abbiamo vinto tanto insieme e si è instaurato un bel rapporto che va al di là dell’essere nella stessa squadra. Poi è diventato anche divertente adesso giocare contro di loro: alla fine chi vince può permettersi di prendere in giro gli altri, sempre bonariamente si intende. E lo stesso vale per il coaching staff: con Grabbz e gli altri siamo rimasti in ottimi rapporti. È inevitabile dopo tanto tempo passato insieme a così tanti successi.
Passando al meta attuale: cosa ne pensi del ruolo di support? È una fase che ti piace oppure no?
Credo che in questo momento il meta sia davvero divertente da giocare: ci sono tantissime opzioni tra cui scegliere, non ci sono scelte particolari che siano migliori di altre. Puoi davvero giocare di tutto decidendo in tutta serenità se adattarti alle scelte avversarie o andare per la tua strada. Mi piace molto questo attuale meta rispetto al passato quando eri praticamente costretto a scegliere fra tre, forse quattro campioni o determinate composizioni per giocare allo stesso livello degli avversari e avere le stesse chance di vittoria, rendendo però probabilmente il gioco noioso, sia per chi lo guarda che per chi lo gioca in prima persona.
Pensi ci saranno particolari sconvolgimenti con le novità della patch 12.5b che mira a modificare le statistiche degli hypercarry che sono molto utilizzati in questo momento? Patch che sottolineo sarà quella che vedremo per tutti i playoff.
No, non credo che cambierà molto. Le modifiche fatte sono sicuramente giuste: i nerf agli hypercarry erano necessarie ma non penso verranno eliminati del tutto dalle scelte delle squadre secondo me. Semplicemente è stato fatto un lavoro di bilanciamento per non rendere oppressivi campioni come Jinx, Zeri, Aphelios, ormai scelte obbligate. Con questa patch rimarranno ancora un’ottima scelta ma sarà possibile pensare anche ad altro senza perdere in competitività.
Ultima domanda: cosa dobbiamo aspettarci dagli Excel in questi playoff? Pensi che arriverete alla finale dello split per giocarvi il titolo?
Non ho dubbi su questo. La Top 3 è l’obiettivo minimo stagionale che mi sono e ci siamo posti: siamo davvero convinti di poterlo raggiungere. Gli ostacoli che vedo sul nostro cammino sono Fnatic e Rogue, due team davvero forti contro cui potremmo avere delle serie difficoltà. Tutti gli altri invece non li vedo imbattibili: possiamo giocarcela serenamente con chiunque.
Anche contro il Super Team dei Vitality?
Sì, inclusi i Vitality.
Mikyx e gli Excel giocheranno la loro prossima partita domenica 27 marzo alle 17:00 contro i Vitality nel primo turno playoff del Lower Bracket dell’LEC.