Esport e Fase 2: ecco quando e come ripartiranno gli eventi live

L’immagine delle arene gremite o degli stadi su cui si ammassavano migliaia di fan degli sport elettronici è diventata un ricordo, ai tempi del lockdown: ma lo spettacolo continuerà, a breve. Cambierà indubbiamente qualcosa, vediamo dunque, in base alle informazioni che abbiamo raccolto, cosa ci aspetterà nel prossimo futuro.

Certo, a guardarle oggi, quelle immagini di arene super-affollate, in occasione dei principali eventi  internazionali di esports, si rischia di essere assaliti da un senso di disagio: per l’evidente contrasto con le attuali norme di distanziamento sociale imposte in gran parte dei paesi, a causa della pandemia Covid-19. Oltre a provare senza dubbio una certa nostalgia per quei tempi di autentico splendore delle competizioni di esports, in grado di movimentare le folle, andando sì a costituire quelli che oggi definiamo degli “assembramenti”, ma che continuano però a rappresentare degli ineguagliabili momenti di socializzazione: da sempre alla base degli sport elettronici. Nonostante il fenomeno non si sia certo arrestato durante questi mesi di quarantena generale, potendo continuare attraverso le competizioni in modalità online, quindi a distanza, è evidente che a mancare è un pezzo (forte) di questa attività, rappresentato proprio dagli eventi live.

Ma nulla è perduto, diciamolo pure. E anche se gli eventi dal vivo, come accadrà per i concerti, per le fiere e per tutte le altre manifestazioni “di massa”, dovranno inevitabilmente cambiare nella loro gestione e organizzazione logistica, presto torneranno a splendere. Sia pure attraverso nuove modalità.

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VIA LIBERA DA META’ GIUGNO – Ma prima di vedere come si potrà tornare a giocare dal vivo, cerchiamo di capire anzitutto quando. A dare le prime indicazioni è il Decreto Legge n.33 del 16 maggio 2020, il quale continua a vietare gli assembramenti di persone fino al 31 luglio 2020, mentre il Dpcm con le nuove misure per il contenimento dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 in vigore dal 18 maggio dà una data per la ripartenza di cinema, teatri e spettacoli: il 15 giugno. Ma nulla sarà come prima. Nelle nuove disposizioni provenienti dal governo, dopo i numerosi appelli degli esponenti della musica per avere una direttiva, in merito ai concerti e agli eventi previsti per questa estate, arrivano delle indicazioni che possono considerarsi valide anche per li altri eventi che riuniscono molte persone, tra i quali rientrano anche i tornei di esports.

Stando al nuovo testo di legge “Gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto restano sospesi fino al 14 giugno 2020. – si legge nel testo – Dal 15 giugno 2020, detti spettacoli sono svolti con posti a sedere pre-assegnati e distanziati e a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale, sia per gli spettatori, con il numero massimo di 1000 spettatori per spettacoli all’aperto e di 200 persone per spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala”.

Naturalmente, secondo l’accordo stipulato dal governo con le regioni, a seconda dell’andamento della situazione epidemiologica, i governatori possono fermare, posticipare o bloccare le attività degli spettacoli. Restano, invece, sospese le attività delle sale da ballo e discoteche, all’aperto o al chiuso, le fiere e i congressi.

LE REGOLE PER I PROSSIMI EVENTI – Ma non è tutto. Per far sì che si possa accedere a spettacoli, anche all’aperto, gli organizzatori dovranno attenersi a 13 regole ferree. Obbligatorio il mantenimento del distanziamento interpersonale di un metro, anche tra i giocatori. Dovrà essere fatta la misurazione della temperatura corporea agli spettatori, ai gamers, alle maestranze e a ogni altro lavoratore nel luogo dove si tiene la competizione, impedendo l’accesso in caso di temperatura al di sopra dei 37.5 °C.

Sarà obbligatorio l’utilizzo delle mascherine per gli spettatori, anche l’utilizzo di idonei dispositivi di protezione individuale da parte dei lavoratori che operano in spazi condivisi e a contatto con il pubblico: quindi, precauzioni d’obbligo per tutto lo staff che intervniene nella gestione di una competizioni. Dai tecnici agli accompagnatori, trainet, etc. Gli organizzatori dovranno sempre garantire una adeguata periodica pulizia e igienizzazione degli ambienti chiusi e dei servizi igienici di tutti i luoghi interessati dall’evento, anche tra i diversi spettacoli svolti nella stessa giornata. Quindi si dovranno prevedere pulizie specifiche di tutte le postazioni di gioco e dell’hardware utilizzato dai giocatori, con particolare attenzione all’igienizzazione tra una sessione di gioco e la successiva, al cambio del giocatori. Obbligatoria anche una adeguata aerazione naturale e ricambio d’aria e il rispetto delle raccomandazioni concernenti sistemi di ventilazione e di condizionamento.

E ancora: le norme impongono anche un’ampia disponibilità e accessibilità a sistemi per la disinfezione delle mani. In particolare, i sistemi devono essere disponibili accanto a tastiere, schermi touch e sistemi di pagamento, favorendo laddove possibile tutte le forme di pagamento senza contanti. Divieto assolto del consumo di cibo e bevande e della vendita al dettaglio di bevande e generi alimentari in occasione degli eventi e durante lo svolgimento degli spettacoli. Utilizzo della segnaletica per far rispettare la distanza fisica di almeno 1 metro anche presso le biglietterie e gli sportelli informativi, nonché all’esterno dei luoghi dove si svolgono le gare. Regolamentazione anche (e soprattutto) dell’utilizzo dei servizi igienici in maniera tale da prevedere sempre il distanziamento sociale nell’accesso. Vendita dei biglietti e controllo dell’accesso, ove possibile, con modalità telematiche, anche al fine di evitare aggregazioni presso le biglietterie e gli spazi di accesso alle strutture. Comunicazione agli utenti, anche tramite l’utilizzo di video, delle misure di sicurezza e di prevenzione del rischio da seguire nei luoghi dove si svolge lo spettacolo.

AUMENTO DEI COSTI – Tutto, questo, com’è evidente, comporterà un notevole aumento dei costi per gli organizzatori di tornei e competizioni di esports, che dovranno sostenere spese importanti per garantire che tutti e 13 i punti precedenti siano rispettati, affinché si possa svolgere una gara “live” e aperta al pubblico. Di quelle tradizionalmente offerte nelle arene o negli stadi. C’è quindi da capire se, a conti fatti, tra costi e ricavi, varrà la pena aprire o no. Nonostante alcune disposizioni possano essere comunque erogate in maniera sostenibile e in modo da poter sgravare gli organizzatori di qualche costo e anche di qualche responsabilità, rimane comunque la necessità di acquistare una serie di dispositivi e accessori necessari per l’adempimento delle regole oltre a dover coinvolgere un numero significativo di personale in più per gestire una gara e garantire il rispetto di ogni prescrizione. Consigliato, in ogni caso, di rivolgersi a società specializzate nella sicurezza nel lavoro o associazioni di categoria, per essere certi di adempiere al meglio ai vari requisiti ed evitare sorprese, tenendo conto dei controlli che saranno eseguiti per il rispetto delle norme e le sanzioni previste dai suddetti decreti.

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