Velocità, abilità e strategia. Sono le qualità che il Comitato sportivo nazionale indonesiano e il Ministero della gioventù e dello sport indonesiano, hanno riconosciuto agli esports, riconoscendoli come sport a tutti gli effetti assieme a un pugno di altre discipline. Al termine di una tre giorni di relazioni e dibattiti, il Koni, Comitato sportivo nazionale indonesiano, in accordo con il Ministero della Repubblica d’Indonesia, hanno quindi riconosciuto il valore dei videogiochi competitivi, nominando la Pb Esports Indonesia come l’unica istituzione (alla stregua di una Federazione sportiva) riconosciuta che si occupa di esports.
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Una notizia, quella che arriva dal popoloso paese asiatico, 270 milioni di abitanti distribuiti nelle 17508 isole appartenenti alla Repubblica, che potrebbe rivoluzionare le competizioni sportive ufficiali, almeno in Asia, dato che gli esports ora potrebbero rientrare tra le discipline sportive in competizioni come la Pon, la Pekan Olahraga Nasional (letteralmente la Settimana nazionale dello sport).
Un passo importante per gli esports, dunque, anche se non si tratta di una notizia sconvolgente per i paesi asiatici, che già avevano visto gli esports tra le discipline dimostrative ai Giochi asiatici di Jakarta-Palemband, nel 2018, e poi inserito qualche titolo esportivo tra le discipline medagliate ai Giochi del Sudest asiatico del 2019.
E ora gli esports saranno presenti e andranno a medaglia al pari degli altri sport, ai Giochi asiatici indoor e di arti marziali del 2021 a Bangkok e Pattaya, in Thailandia.
Sempre in Asia è dello scorso ottobre invece la notizia che Comitato olimpico internazionale e Intel hanno stretto un accordo per realizzare l’Intel World Open, una competizione che avrebbe dovuto anticipare le Olimpiadi 2020 di Tokio, che ha causa dell’epidemia causata dal Codiv-19 sono state posticipate al 2021.
In ogni caso l’Indonesia ora è pronta. Nei giorni 25 e 26 agosto sono stati realizzati gruppi di lavoro e commissioni, in previsione dell’incontro nazionale del 27 agosto, nel quale il Koni avrebbe dovuto emettere il suo verdetto. Un giudizio che è stato estremamente positivo, basti pensare che il presidente del Koni, Marciano Norman, ha riconosciuto agli esports tutti i criteri necessari per garantire il riconoscimento (velocità, agilità e strategia). Il segretario generale del Koni, Ade Lukman, ha invece auspicato che, con la gestione di Pb Esi, “gli atleti e le squadre esports indonesiani possano ottenere risultati a livello internazionale rendendo orgogliosa l’intera nazione”.
La discussione sugli esports è andata avanti in parallelo con altre simili per il riconoscimento di altre discipline, come teqball, sambo, triathlon, pentathlon moderno, bowling e jiu.jitsu per includerli tutti ai Giochi del Sudest asiatico del 2021; l’incontro ha portato al riconoscimento ufficiale, come federazioni sportive, anche di Indonesian Modern Pentathlon Center Board, l’Indonesian Wave Surfing Association, Indonesian Amateurs Martial Arts e la Fitness Bodybuilding Association Indonesia.
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