Nel Digital Panel di GiocoNews.it dedicato al gaming ai tempi del coronavirus gli eSports finiscono ancora una volta al centro dell’attenzione, in chiave betting.
Se il lockdown ha causato l’interruzione delle principali competizioni sportive e il conseguente crollo del mercato delle scommesse, a guadagnare terreno, nel betting, sono stati gli esports, che sono diventati oggetto del desiderio dei giocatori e, di conseguenza, dei bookmaker. Ma tutta questa attenzione potrebbe comportare dei pericoli: o, comunque, va gestista con attenzione. Ne è convito Heathcliff Farrugia, Ceo della Malta Gaming Authority, l’organismo governativo che controlla il mercato del gaming dell’isola di Malta, intervenuto al Digital Panel di Gioconews.it dedicato agli effetti della crisi provocata dal Covid-19 sul settore del gioco.
“In questi giorni – spiega Farrugia – I maggiori eventi sono stati sospesi e abbiamo vissuto un ottimo momento per la crescita per gli esports. Sono state create e riprodotte tutte le virtual league di Nba, Nascar, Bundesliga e tanti altri sport e ci si è spostati verso questi mercati per scommettere. In attesa che lo sport possa a tornare come prima – e la strada sarà lunga – gli esports vanno professionalizzati e i regolatori devono stringere rapporti con le più importanti associazioni dei videogiochi competitivi per accrescere l’integrità e la solidità del settore per poter offrire betting sicuro e che segua l’integrità necessaria”.
Dello stesso avviso anche il presidente di Global Lottery Monitoring System, Ludovico Calvi, che nel panel ha evidenziato la necessità di porre l’attenzione anche ai prodotti che in questo momento hanno rinnovato slancio, tra i quali, appunto , gli sport elettronici: “Dobbiamo rendere gli eSport solidi. Sono una grande opportunità e c’è un alto tasso di attenzione”, ha spiegato Calvi, che già nei giorni scorsi aveva sollecitato l’attenzione sul rischio di integrità relativo alle competizioni sportive e di videogame. “E’ importante creare credibilità e vi avviso, come operatori con licenza, che si deve comunicare con e clienti. Posso vedere che dobbiamo vigilare di più le organizzazioni sportive e non possiamo perdere credilibità, non solo nel mondo del gioco ma anche dello sport. Dobbiamo creare la credibilità verso la comunicazione. Dobbiamo essere più attenti a cosa succede nello sport”.
Per quanto riguarda i prossimi passi, Farrugia ritiene “difficile predire il futuro”, ma cioè che sappiamo è che “molte volte abbiamo visto decisioni essere prese senza basarsi su dati e prove e credo che se vogliamo farlo bene sia dal punto di vista dell’operatore che del regolatore, dobbiamo analizzare attentamente tutti gli elementi a nostra disposizione”.