Le squadre asiatiche non fanno sconti: sono la regione emergente. Loud (Brasile) e Optic (Nord America) in finale di Winner Bracket.
Dalla conquista della finale mondiale con due squadre a rappresentare la regione a oggi sembra essere passata un’era geologica, nonostante siano trascorsi appena quattro mesi. Eppure vedere le squadre dell’Emea, la grande regione competitiva che accoglie al suo interno Russia, Cis, Turchia, Nord Africa, Medio Oriente e soprattutto Europa, fuori dalla Top 4 del Masters 1 di Valorant di Reykjavik fa scattare più di un campanello d’allarme. E a giocarsi il titolo adesso sono Brasile, Nord America, Giappone e Sud-Est asiatico.
Fuori i G2
Dopo l’eliminazione dei Fnatic addirittura ai gironi, limitati da altri fattori, se vogliamo trovare una giustificazione, e dei Liquid ai playoff, sconfitti dai Loud al primo turno nel tabellone superiore e dai giapponesi Zeta Division al primo turno in quello inferiore, erano rimasti solo i G2 a rappresentare l’Emea, squadra presentatasi in prima fascia dopo l’esclusione forzata dei Funplus Phoenix impossibiltati a partecipare. Dopo aver vinto con i giapponesi degli Zeta Division, i G2 Esports hanno perso con i brasiliani Loud per 2-0 al termine di una brutta prestazione. Finiti in loser bracket, non sono riusciti ad adattarsi allo stile frenetico e dinamico dei Paper Rex, squadra di Singapore composta da due giocatori del micro-stato, da due indonesiani e da un malese. Un 2-0 secco che ha rispedito in anticipo i G2 a casa, eliminandoli dalla contesa per la Top 4.
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— VALORANT Champions Tour (@ValorantEsports) April 18, 2022
Mai accaduto prima
In tutti i precedenti tre eventi internazionali di Valorant non era mai successo di vedere l’Emea, e soprattutto l’Europa, fuori dalla Top 4 del torneo. A Reykjavik, proprio un anno fa, i Fnatic arrivarono in finale per poi perdere contro i Sentinels, mentre i Liquid si erano piazzati in Top 4. A Berlino, al Masters 3 del 2021, furono i Gambit ad accedere all’ultimo atto, conquistando persino il trofeo contro gli Envy nella seconda finale consecutiva tra Nord America ed Europa, le due regioni apparentemente più competitive di Valorant, con i G2 Esports in Top 4. Ai Champions, il mondiale di fine stagione, la finale fu addirittura una questione esclusiva interna all’Emea con Gambit ed Acend a giocarsi il titolo con la vittoria dei secondi, mentre l’Emea piazzava tre squadre in Top 4.
Una nuova era
Adesso su Valorant sembra essere arrivata una nuova era in cui le squadre asiatiche, dopo diversi tentativi, sono riuscite a ritagliarsi un proprio spazio da protagonisti. Non con la regione che ci si poteva aspettare, ovvero la Corea dei Drx, ma con regioni geografiche considerate minori rappresentate dal Giappone degli Zeta Division e dal Sud-Est asiatico dei Paper Rex. Un altro importante salto è stato compiuto anche dai Loud, squadra brasiliana che porta i verdeoro finalmente in fondo a un torneo. Chiudono la contesa gli Optic, unica squadra “occidentale” rimasta in gara, per la prima volta a un evento internazionale di Valorant come rappresentante del Nord America.