F1 24 è un gioco che taglia su tutto ciò che non è essenziale e si concentra sull’esperienza di guida e ci piace così: ecco la nostra recensione.
Ancora una volta il ciclo biennale del videogioco ufficiale della Formula 1 si è concluso. Con F1 24, infatti, abbiamo un nuovo capitolo del franchise che non introduce nuovi contenuti narrativi ma si concentra interamente sul comparto tecnico, sia esso la gestione della fisica di gioco o la gestione delle modalità per giocatore singolo. Il gioco è così concentrato sull’essere il miglior simulatore possibile che, fatta eccezione per le novità apportate alla carriera, è praticamente identico al titolo dell’anno scorso.
Questo vuol dire che se da un videogioco della Formula 1 volete storie al volante, rivalità e colpi di scena, F1 24 non è il titolo che fa per voi, vi toccherà aspettare il 2025 per avere il prossimo capitolo di Braking Point. Se invece è da F1 20 che non cambiate titolo di simulazione perché tutti i successivi hanno avuto problemi o risultavano zoppicanti, abbiamo buone notizie per voi. F1 24, infatti, è il videogioco più tecnicamente solido degli ultimi anni e un marcato passo avanti a livello qualitativo rispetto al passato.
Questi passi avanti sono merito di una rinnovata geometria degli pneumatici, un comportamento delle sospensioni riprogettato, un nuovo modo di calcolare e gestire le temperature (soprattutto delle gomme) e un modello per il calcolo e l’impatto del flusso aerodinamico completamente rivisto. Era dai tempi di F1 2020 che non vedevamo un impegno così marcato di Codemasters e EA nel dare assoluta priorità al comparto tecnico e dobbiamo dire che ne siamo molto felici.
Lo ribadiamo, questo è un titolo di cui ha senso l’acquisto solo se siete appassionati di tutte quelle meraviglie ingegneristiche che rendono possibile la Formula 1. Questo è un videogioco per chi vuole avvicinarsi alla simulazione il più possibile, non per chi è alla ricerca di una storia. L’ottima gestione dei livelli di difficoltà ereditata dai capitoli precedenti, poi, fa si che questo titolo sia anche l’ideale per chi vuole buttarsi in questo mondo per la prima volta.
La rinnovata modalità carriera, poi, è il percorso di avvicinamento ideale per i nuovi arrivati perché, senza essere troppo invasiva con le spiegazioni, spiega non solo i cambiamenti rispetto al passato, ma tutte le componenti principali che ogni pilota deve conoscere. La progressione e le rivalità sono intuitive da comprendere e i momenti di gestione del garage, anche se non sono fondamentali alla carriera competitiva, regalano un piacevole effetto immersivo.
Non siamo mai stati così felici di trovarci di fronte a un gioco così “povero” di contenuti nel senso classico del termine perché EA e Codemaster hanno scelto di investire tutto sulla parte tecnica. Sì, ci sono circuiti a cui è stata rivista l’estetica e sì, le voci vere dei piloti alla fine delle gare aggiungono un tocco di personalità, (come la possibilità di giocare nei loro panni) ma è la macchina a fare la differenza. Il suo comportamento è prevedibile, responsivo e le modifiche fatte si sentono con precisione, anche con il controller, quando si scende in pista. Chi vuole competere, per passione o per lavoro, negli esports di Formula 1 non può lasciarsi scappare F1 24.