Dopo il primo appuntamento, dal titolo Conosciamo il settore, e il secondo pubblicato la scorsa settimana, continua il percorso Fare business con gli esports, curato da Laura D’Angeli e dal suo team di esperti. Oggi vediamo che valore possono avere gli esports per l’economia di un Paese. Per chi non fosse ancora iscritto ricordiamo che la nostra redazione ha predisposto un vademecum per procedere più rapidamente all’iscrizione (obbligatoria, ma gratuita) al nostro sito.
Milioni di persone in tutto il mondo seguono le competizioni di videogiochi e in Asia sono oramai diventati una realtà solida ed affermata. In Corea del Sud sono diventati spettacoli nazionali, trasmessi su diversi canali televisivi e in Cina si incominciano a costruire le prime grandi arene dedicate a queste attività.
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Gli eSports hanno dimostrato di avere la capacità di attirare e catturare l’attenzione di giocatori e spettatori per la spettacolarità e la quantità di contenuti (musica, nuovi personagi, etc.) che li caratterizzano e per le molteplici occasioni di diffusione (multicanalità e social networking).
Gli eSports non rappresentano solo una moda o un fenomeno in grado di attirare un numero molto elevato di persone ma, sono l’espressione dell’evoluzione dei costumi e delle culture attualmente in atto. Sono il perfetto esempio della trasformazione digitale e sono figli di una rivoluzione digitale fatta di social network, di real time messaging, di video streaming.
Per tale motivo, gli eSports stanno attirando l’attenzione di alcuni governi di diversi paesi anche in Europa.
In Polonia, gli eSports hanno riattivato l’economia dell’intera città (Katowice), rendendola la Mecca europea per i giochi competitivi, la Spagna ha fatto enormi progressi in questo campo e la Francia è stata la prima a definire un quadro regolatorio di riferimento.
In Spagna i tre maggiori operatori telefonici (Movistar, Orange e Vodafone) hanno optato per questa attività. La crescente professionalizzazione delle squadre spagnole (alcune di impatto internazionale, come Giants Gaming o G2) e la grande crescita di tornei e campionati, hanno portato a considerare la Spagna uno dei principali paesi attivi in questo campo. La Spagna non presenta, però per il momento, uno specifico quadro regolatorio di riferimento.
In Spagna nel corso dell’ultimo anno e mezzo sono state effettuati significativi investimenti in società e team del settore. Nell’ottobre 2016 Mediapro ha acquisito la quota di maggioranza di LVP (la maggiore Lega di Videogiochi Professionale) per 4,6 milioni di euro e nel 2019, il team Mad Lions è stata acquisito da OverActive Media, società canadese attiva negli eSports, allo scopo di penetrare i paesi europei e latino americani. A livello di prodotto, le società spagnole stanno facendo investimenti significativi. Ad esempio, la società di software Fluendo ha investito oltre un milione di euro in RiftAnalyst, un’applicazione pioniera in tutto il mondo.
Anche in Francia gli eSports sono considerati una vera e propria risorsa per il paese in quanto strumento per attirare il turismo e nuovi investimenti nel settore digitale.
La Francia è stato il primo paese a definire un organico e completo quadro normativo al settore degli eSports. Gli obiettivi principali dichiarati dal parlamento francese sono rappresentati dalla necessità di:
– rassicurare le famiglie di giocatori che sono spesso giovani;
– consentire un comportamento equo delle competizioni;
– impedire che le poste finanziarie comportino abusi e frodi;
– proteggere i giocatori stessi.
In particolare, nel 2017, la Francia ha adottato due decreti concernenti la regolamentazione dei giochi competitivi e videogiochi con l’obiettivo di fornire una migliore protezione per i giocatori professionisti e creare un chiaro quadro giuridico per le organizzazioni di eSports e gli organizzatori di tornei.
L’industria degli eSports può rappresentare, quindi, una risorsa per un paese se si considerano gli investimenti che è in grado di attirare e le molteplici professionalità che coinvolge. Una maggiore conoscenza del settore a livello nazionale associata alla definizione di un framework regolatorio chiaro e tutelante per i diversi attori dell’industry è indubbiamente un fattore che favorisce lo sviluppo e l’evoluzione degli eSports verso un ecosistema più strutturato ed economicamente più saldo.
Per informazioni, approfondimenti e contatti potete scrivere a [email protected]
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