Farming Simulator 25 si presenta al meglio della sua forma ma, rispetto all’edizione precedente, non ci sono troppi cambiamenti.
Farming Simulator è un universo ludico e competitivo di successo, con una base di fan appassionata e una casa di produzione Giants Software, assolutamente dedita nel dargli il meglio che ha da offrire. L’avvicinarsi delle uscite del franchise di Farming Simulator, però, porta inevitabilmente all’avvicinamento di questo titolo all’ecosistema di tutte quelle proprietà intellettuali dall’uscita annuale come, per esempio, gli sportivi o i giochi di corse.
Questo vuol dire che le novità arrivate nel titolo sono visivamente e tecnicamente intriganti, ma potrebbero non essere abbastanza per giustificare l’acquisto, soprattutto a prezzo pieno, di questo nuovo capitolo. L’esperienza di Farming Simulator 25, infatti, si pone in assoluta continuità rispetto al suo predecessore: chi è fan della serie può persino saltare il tutorial di gioco per quanto simili sono le esperienze.
Sì ci sono delle nuove colture, sì ci sono tante nuove macchine agricole ricreate nei minimi dettagli e gli eventi atmosferici aggiungono effettivamente un ulteriore strato di complessità. Tutto il resto, però, è rimasto quasi invariato.
A questo punto ci sono due considerazioni da fare: la prima è che il gioco è definitivamente passato ad avere come pubblico di riferimento i fan esistenti, la seconda è che questo è il futuro migliore possibile per l’ecosistema competitivo.
Il tutorial di Farming Simulator 25 è piuttosto deludente nel suo spiegare i (moltissimi) sistemi di gioco e nel calare chi gioca nei panni di un agricoltore provetto. Fortunatamente, e questo Giants lo sa benissimo, c’è una community enorme su Discord e sui forum piena di agricoltori digitali volenterosi e in grado di spiegare al nuovo arrivato tutto quello che c’è da sapere.
Nonostante questo ci ha fatto un po’ storcere il naso vedere che il novizio completo viene rapidamente abbandonato a sé stesso all’inizio del gioco. É anche vero che un tutorial di cinque o sei ore potrebbe scoraggiare i nuovi arrivati: avremmo preferito comunque qualche informazione iniziale in più, magari sfruttando di più gli npc migliorati e la “storia” che fa da sottofondo al gioco.
Essendo entrato in un ciclo di variazioni e migliorie leggere di edizione in edizione, Farming Simulator si sta definitivamente consolidando anche come titolo competitivo. Nessun professionista vuole imparare da zero sistemi, sottocategorie e architetture ogni due anni: quello che vogliono i giocatori esportivi sono miglioramenti alla qualità della vita, nuove macchine agricole e un paio di nuove sfide.
Farming Simulator 25 fa esattamente questo: migliora i suoi paesaggi (le nuove mappe sono un discreto colpo d’occhio mentre si semina e si miete), rifinisce i suoi sistemi (l’AI a cui affidare i compiti più tediosi è ancora più fluida che in passato), migliora il consistente roster di macchine agricole e offre qualche sfida in più agli agricoltori più stagionati.
Noi non possiamo che consigliare questo gioco a tutti gli appassionati perché i miglioramenti ci sono e chi vuole tentare la strada delle competizioni ha bisogno di mettersi al lavoro sulla versione più aggiornata. Chi non gioca in modo estremamente assiduo o vuole avvicinarsi a questo mondo da neofita, però, può aspettare tranquillamente un prezzo scontato o qualche occasione di saldi.