Infantino conferma l’intenzione, da parte della Fifa, di continuare con i videogiochi. Take Two in vantaggio sulla concorrenza?
Il divorzio tra Fifa ed Electronic Arts avrà un grande impatto sul mondo dei videogiochi? Così pare. Con il publisher a stelle e strisce che si prepara a lanciare Ea Sports Fc, nuova incarnazione della sua serie sportiva che vedrà la luce a partire da settembre 2023, l’organo calcistico internazionale ha deciso di non lanciare la spugna. L’indiscrezione arriva direttamente da Gianni Infantino, rieletto presidente proprio in questi giorni.
Un nuovo Fifa per il 2025
La Fifa, dunque, che governa lo sport del calcio ha già pronta la strategia per contrastare Electronic Arts e la nuova serie che nascerà dopo Fifa 23. Bisognerà attendere un solo anno: “I prossimi giochi della serie Fifa – ha annunciato Gianni Infantino – ovvero Fifa 25, 26, 27 e così via saranno sempre i migliori giochi di calcio sul mercato per ragazzi e ragazze. Nuove informazioni a proposito saranno condivise in tempi brevi”. Il nuovo team incaricato dello sviluppo, che al momento resta avvolto nel mistero, si prenderà un anno sabbatico per lavorare sul nuovo ecosistema virtuale. Ciò significa che non ci sarà un episodio di Fifa a settembre. La serie salterà l’uscita del 2024 per arrivare direttamente sul mercato il prossimo anno. Una scelta legittima, visto che a differenza di Elctronic Arts, la federazione internazionale dovrà strutturarsi nuovamente.
Take Two in vantaggio?
C’è grande curiosità, intanto, sul team che raccoglierà il testimone da Ea. Le voci più accreditate parlano di un accordo tra la Fifa e Take-Two, che dopo i videogame incentrati su basket, golf e wrestling avrebbe tutte le carte in regola per dar vita a una simulazione calcistica di rilievo. Difficile, se non impossibile, che Konami possa decidere di abbandonare la saga eFootball per saltare dall’altra parte della barricata. Il publisher nipponico, infatti, ha investito un gran numero di risorse nel rebranding di Pro Evolution Soccer in ogni sua sfaccettatura, esports compreso. Poco speranze, invece, per Ufl e gli altri free to play calcistici che si preparano ad uscire nei prossimi anni. L’impressione è che Fifa voglia affidarsi ad un sistema già collaudato e con una macchina organizzativa ben avviata.