Cento milioni di dollari. Non avete letto male, non c’è alcun refuso. Cento, milioni, di, dollari. E’ il maxi-montepremi che Fortnite mette in palio per la sua prima World Cup lanciando un messaggio chiaro a tutti i rivali, Apex Legends in testa. “Provate a fare di meglio”, sembrano dire con tono di sfida dalla Epic Games, dopo la flessione registrata nelle ultime settimane, da quando il nuovo battle royale di casa EA ha travolto il mercato del gaming. L’annuncio della competizione ha di fatto scosso ulteriormente l’ambiente esports, con molti streamers che sembrano intenzionati – e stupirebbe il contrario – a tornare a imbracciare il piccone per aggiudicarsi il montepremi da record.
IL FORMATO – La Fortnite World Cup si svolgerà dal 13 aprile al 16 giugno con dieci tornei di qualificazione. Ogni settimana sarà messo in palio 1.000.000 di dollari, distribuito tra un’ampia rosa di vincitori. I migliori 100 player in solo e le migliori 50 coppie avranno accesso alla finale di New York nel weekend 26-28 luglio, dove il montepremi in palio sarà di 30.000.000 di dollari. Ogni partecipante avrà garantita una vincita di 50.000 dollari, mentre il vincitore del torneo di solo porterà a casa 3.000.000 di dollari, la cifra più alta mai messa in palio per un singolo giocatore, meglio anche del Dota 2 The International.
EVENTI PER TUTTO L’ANNO – La World Cup non si conclude però con l’evento della Grande Mela. La Epic continuerà a mettere in palio montepremi milionari fino alla fine del 2019. Ogni settimana gli appassionati di Pinnacoli o Lande Letali avranno la possibilità di mettersi in tasca 1.000.000 di dollari. “Questi tornei – scrive la Epic – offriranno una maggiore varietà di modalità e formati, in modo da ampliare il bacino dei giocatori competitivi“. Parole che lasciano pensare a nuove sfide e nuove modalità di gioco durante tutto l’anno, oltre a “nuovi strumenti di gestione tornei e distribuzione dei premi“. Avvertenza per i più piccoli: le competizioni della World Cup sono riservate a player dai 13 anni in su. I minorenni, inoltre, devono ovviamente essere autorizzati dai genitori o da chi ne fa le veci.