Niente da fare. Ninja, l’influencer di Fortnite più conosciuto al mondo, non parteciperà alla World Cup di New York. Almeno non da qualificato. Al termine delle 10 settimane di competizioni, infatti, lo streamer statunitense – al secolo Tyler Blevins – non è riuscito a staccare un biglietto né per il torneo di solo né per quello in duo. L’ultima delusione è arrivata proprio nella notte, quando – insieme al compagno di squadra Reverse2k – non è riuscito a fare meglio del 42/mo posto, ben lontano dalla top 3 che consentiva di qualificarsi per la World Cup.
L’ultimo treno è passato ed ha lasciato a piedi altri nomi illustri del titolo Epic Games. Anche Tfue, il recordman di Twitch, non parteciperà alla competizione di duo, dopo aver mancato la qualificazione in coppia Cloak, un’altra stella di Fortnite. Una delusione attenuata comunque dalla pass ottenuto nelle scorse settimane per il torneo di solo.
A far discutere, in particolare sui social, sono proprio le esclusioni eccellenti all’evento della Grande Mela, con centinaia di rimostranze dei fan nei confronti della Epic Games. Critiche che fanno il paio con quelle degli stessi pro-player che già in passato hanno storto il naso per le continue patch e variazioni che – sostengono – renderebbero il gioco troppo poco competitivo. A questo, stando a quanto scritto anche da altri player (per ultimo Myth, un altro grande escluso) si aggiungono le accuse sulla mancanza sorveglianza nei confronti dei cheaters.
Un dato è certo: oltre la metà dei top 100 della classifica dei guadagni, compreso l’italiano Pow3r (numero 93 al mondo), non è riuscito a qualificarsi per il superevento da 30 milioni di dollari, in programma dal 26 al 28 luglio. Ci si chiede se questo potrà influire in qualche modo sulla riuscita del torneo. In molti minacciano di boicottare l’evento di New York, scoraggiati dal non poter vedere dal vivo i propri beniamini. Sarebbe anche comprensibile e non è escluso che la Epic corra ai ripari e crei una lista di “wild card” da invitare. In fondo, anche lo spettacolo vuole la sua parte.