Turn 10 li sa fare i giochi di Macchine e Forza Motorsport non fa eccezione. Al lancio, però, mancano un po’ di contenuti innovativi.
Forza è la serie motoristica più visivamente accattivante di sempre. I suoi sviluppatori hanno ormai perfezionato il modo di rappresentare ogni vettura in modo da renderle giustizia, evidenziando curve, superfici e scarichi alla perfezione. Il paragone con Gran Turismo e le sue tinte troppo sature è immediato e quando prenderete in mano Forza Motorsport per la prima volta vi accorgerete che è persino più bello da vedere di Forza Horizon 5.
Finito il tutoria che vi donerà una Honda Civic Type R, una Subaru Impreza WRX STI o una Ford Mustang, però, vi accorgerete che, oltre alla modalità carriera in cui scalare eventi sempre più veloci e difficili e al multigiocatore, non c’è molto altro da fare. Per alcuni (come per noi) questa è una manna dal cielo: significa che nel gioco si corre e basta. Per molti giocatori più casual, però, l’assenza di modi innovativi e insoliti di far correre una macchina lungo un circuito potrebbe pesare. A tutti voi vogliamo dire, semplicemente, che il titolo che fa per voi è la serie Horizon, lì potrete sbizzarrirvi a più non posso tra piste assurde ed eventi folli. Forza Motorsport è per chi vuole solo e soltanto togliere un decimo di secondo al suo tempo sul giro. Sono entrambi disponibili sul Game Pass quindi, se siete indecisi e abbonati, non vi resta che provarli entrambi.
Ora che abbiamo stabilito il pubblico giusto per il gioco, possiamo addentrarci nelle sue specifiche. Con 500 auto e 20 tracciati al lancio, le cose da fare non mancano ma c’è qualche grande assente, come Monza, che potrebbe far soffrire i fan italiani. In generale, poi, c’è poca italianità in questo titolo: le Ferrari abbondano, tra cui quella di Niki Lauda, ma c’è una sola Alfa Romeo, nessuna Lancia e poche Lamborghini. Sappiamo che la lista di macchine e tracciati crescerà nel tempo quindi siamo certi che le bellezze del Bel Paese troveranno il loro posto su questo simulatore arcade.
Prendendo in mano il gioco per la prima volta si ha l’impressione di avere un prodotto decisamente solido tra le mani. Gli aiuti alla guida iniziali metteranno anche il novizio più imberbe nelle condizioni di capire come si curva, dove si accelera e quando si frena, mentre il sistema avanzato di gestione dell’intelligenza artificiale ci ha creato dei compagni di squadra quasi sempre divertenti da sfidare. Diciamo quasi perché in alcune gare certi piloti controllati dall’IA si sono fatti decisamente aggressivi nei nostri confronti. Turn 10 lo sa e promette un aggiustamento in tempo per il lancio. Se verrete speronati da una Civic inferocita, però, almeno saprete il perché.
Giocando a Forza Motorsport su Xbox Series X siamo rimasti davvero rapiti dal lavoro estetico e tecnico che ha fatto Turn 10. Ogni automobile può essere ispezionata in un bellissimo studio pieno di calda luce solare e il livello di dettaglio è assolutamente foto-realistico. In pista la stessa precisione si riflette nelle ammaccature, nei graffi e nelle crepe che compaiono sulle macchine dopo collisioni e impatti con le paratie. Mentre migliorerete la vostra conoscenza dei circuiti e le vostre aree di frenata potrete ammirare alcune delle vetture più belle del motorsport in digitale. La parte di personalizzazione meccanica delle macchine, poi, ci è piaciuta leggermente meno perché risulta un po’ spoglia e fredda rispetto alle altre aree di gioco ma fa bene il suo lavoro.
Vista la presenza delle vetture Cadillac del WEC (World Endurance Championship), dobbiamo ammettere che ci aspettavamo anche le altre vetture di questo campionato. Immaginate di poter vivere la 24 ore di Le Mans (una delle 20 piste disponibili) sulla Ferrari 499P di Alessandro Pier Guidi, James Calado e Antonio Giovinazzi. Crediamo che sarebbe uno degli spettacoli motoristici videoludici più belli mai visti. Detto questo non possiamo che sperare in una collaborazione ufficiale tra i due marchi per dare a Forza Motorsport quella scintilla di contenuti che lo renderebbe davvero unico oltre che tecnicamente ineccepibile.
Per quanto riguarda il multigiocatore e le velleità esportive di questo titolo, purtroppo, le prospettive non sono rosee. Per come stanno ora le cose le Olimpiadi hanno un contratto con Gran Turismo e le corse più professionali si tengono su simulatori veri e propri come Assetto Corsa o iRacing. Per trovare il suo posto all’interno del mondo degli esports, Forza deve o investire in un campionato profesisonalizzante, magari in partnership con Chevrolet e Cadillac, o aggiudicarsi i diritti di un’IP come la WEC e diventare la loro piattaforma. Entrambe queste opzioni sarebbero un’ottimo traguardo per un videogioco praticamente ineccepibile a livello tecnico e con tantissimo da offrire.
In generale, questo nuovo Forza Motorsport ci sembra delle solidissime fondamenta per qualunque cosa voglia diventare in futuro. L’esperienza per giocatore singolo della Builders Cup è divertente, anche se non originale, e insegna bene le basi della guida automobilistica sportiva. Da lì in poi questo gioco è una tela bianca e non vediamo l’ora di scoprire cosa ci verrà dipinto sopra, tanto dai giocatori, quanto dagli sviluppatori.