Ghost of Tsushima arriva finalmente su Pc con un porting fatto molto bene nonostante qualche piccola sbavatura.
Ghost of Tsushima era una delle esclusive Sony più bramate dal popolo dei videogiocatori su Pc che, da qualche giorno, possono mettere le mani, tramite Steam, sull’incredibile avventura giapponese targata Sucker Punch. In breve, questo porting, realizzato dagli stessi autori dell’eccellente trasposizione di Horizon Forbidden West su Pc, Nixxes, è degno della storia che racconta ed è in grado di spingere il gioco persino oltre i limiti della versione PS5.
Fatta eccezione per i caricamenti (che su console sono istantanei mentre su Pc sono più lunghi) chi ha un Pc di fascia alta, quindi con una 3070 o superiore, potrà giocare in 2160p con tutto al massimo fino a 60 fps, che diventano 45 se si sceglie il 4K. Le regolazioni a disposizione di chi gioca sono infinite, e se avrete tempo da dedicare alla raffinazione dell’esperienza potrete persino attivare funzioni davvero futuristiche come la nebbia volumetrica per un’esperienza ancora più immersiva. Davvero degna di nota, soprattutto in un gioco che ci fa così tanto affidamento, anche la gestione delle ombre e la qualità delle texture che riescono a emergere in tutti i loro dettagli.
Il problema tecnico principale che abbiamo riscontrato riguarda l’utilizzo delle tecnologie di Nvidia e AMD per aumentare il framerate che, ogni tanto, hanno causato il crash del gioco quando attivate. Non un problema insormontabile, anzi, Nixxes ha già dimostrato di essere decisamente “sul pezzo” in fatto di aggiornamenti di perfezionamento. Il nostro consiglio è semplicemente di abbassare leggermente i dettagli se faticate a restare sui 60 fps in attesa di un aggiornamento che sistemi il problema. Dove siamo rimasti solo un po’ delusi è nel fatto che, per avere l’esperienza completa con i grilletti adattivi, è necessario collegare il controller dualsense tramite cavo. Solo così, per esempio, sarà possibile attivare il vento strisciando il dito su touchpad e avere tutte le resistenze introdotte nella versione Director’s Cut.
Ghost of Tsushima è senza dubbio, uno dei videogiochi più influenti degli ultimi 10 anni. L’influenza del modo di fare open world del decennio 2010-2020 si sente e, a chi non dovesse averlo mai provato, potrebbe dare fastidio. La storia, il combattimento e le ambientazioni, però, sono talmente curate che l’esplorazione un po’ datata smette immediatamente di dare fastidio una volta vestiti i panni del protagonista Jin Sakai mentre cerca di respingere l’invasione mongola.