Puntuale come ogni anno, Newzoo ha diramato il suo Global Esports Marker Report, dedicato all’industria degli esport mondiale. I dati sono entusiasmanti – anche se in lieve ribasso rispetto ale previsioni dell’anno scorso: 655 milioni di dollari (541.576.000 euro) generati nel 2017, il 33 percento in più rispetto all’anno scorso e una previsione di 906 per il 2018.
Tutti i numeri degli esport – Secondo Newzoo, il mercato degli esport globale dovrebbe raggiungere addirittura 1,65 miliardi di dollari di revenue entro il 2021, con una netta predominanza dei mercati cinese e nordamericano, che ad oggi rappresentano oltre la metà del volume d’affari (il 56 percento nel 2018, secondo le previsioni). Crescono gli investimenti, crescono gli incassi per vendita dei biglietti d’ingresso agli eventi, ma cresce anche l’audience. Negli ultimi anni, la crescita annuale media di spettatori si è assestata sul 14 percento l’anno, tanto che secondo Newzoo entro il 2021 gli spettatori occasionali saranno oltre mezzo miliardo, prevalentemente nella regione dell’Asia e del Pacifico.
Pubblicità, sponsor e media – Sebbene le previsioni sugli investimenti si siano rivelate un po’ troppo ottimistiche, altre fonti di guadagno hanno invece rispettato le aspettative. Tra queste, oltre alla già citata vendita dei biglietti, anche il merchandise e gli introiti delle aziende che producono i titoli esport. Interessante il discorso sui diritti dei media: secondo Newzoo, la “guerra” sui diritti di streaming scatenerà una crescita esponenziale nella vendita dei diritti stessi. Non a caso, oltre a Twitch – piattaforma d’elezione non solo per gli esport, ma per il videogaming in generale – anche Facebook negli ultimi mesi ha investito molto nel settore, stringendo un accordo esclusivo con la Esl – Electronic Sports League. Non che la stessa Twitch sia rimasta a guardare, visto che a quanto pare sono 90 i milioni di dollari sborsati per assicurarsi i diritti della Overwatch League.
Il commento di Luca Pagano (QLASH) – Dati, quelli pubblicati da Newzoo, che di certo non hanno sorpreso Luca Pagano, Ceo e Co-Founder del Team Qlash: “La crescita degli esport è sotto gli occhi di tutti”, dichiara. “Non sottovaluterei però i dati relativi alla crescita del gaming in generale, soprattutto via mobile. Il tutto mentre gli sport tradizionali cominciano ad accorgersi del potenziale degli esport per raggiungere i cosiddetti millennials, una generazione sempre più attratta dagli sport elettronici e meno da quelli classici”. L’obiettivo di Pagano e di Qlash è quello di farsi trovare pronti per l’esplosione degli esport: “Stiamo lavorando 24 ore su 24 per espandere il nostro brand non solo in Italia, ma nel mondo. Vogliamo creare community non solo nel gaming competitivo, ma anche lato intrattenimento”.