Il viaggio di Gran, Lyria e Katarina continua a divertire anche grazie a una diffusa semplicità.
Il mondo di Granblue Fantasy è davvero sconfinato e l’ultimo capitolo di questa saga, il travagliatissimo Relink, continua a portare avanti l’avventura del protagonista e del suo gruppo di avventurieri stravaganti. Se diamo quasi per scontato il fatto che i fan sfegatati di questo universo hanno già il titolo nel mirino, è molto più complicato chiedersi se questo gioco possa fungere da punto di ingresso alla saga. Ne è passata davvero tanta di acqua sotto i punti di Granblue Fantasy ma gli sviluppatori di Cygames, secondo noi, hanno fatto un buon lavoro di onboarding.
Gran, il protagonista della saga, e Lyria, una ragazza dotata di un mistico potere che ha condiviso con Gran per salvargli la vita, sono in fuga da un malvagio impero e alla ricerca di un luogo misterioso che, si dice, si trovi alla fine del mondo. Per raggiungerlo, attraverso i molti capitoli di questa avventura, hanno reclutato una ciurma di avventurieri e un’aeronave per solcare le molte isole fluttuanti che si trovano nel cielo. Relink è l’ultimo capitolo di questo viaggio e ci sentiamo abbastanza fiduciosi nel dire che può essere il vostro punto di ingresso alla saga perché ha un’introduzione estremamente gentile, meccaniche intuitive e una struttura che ricorda molto quella del franchise di Monster Hunter.
Una volta finita la storia principale (della durata di circa 20 ore) che porta avanti la narrativa, spiega tutte le meccaniche di gioco e sblocca la maggior parte dei personaggi, verrete introdotti all’endgame, una serie di missioni aggiuntive affrontabili in cooperativa fino a quattro giocatori, per andare a sconfiggere i boss più diversi. C’è una discreta quantità di divertimento da trovarsi in questa modalità che però, soprattutto se siete nuovi giocatori, dovete considerare come il traguardo del vostro tempo con Granblue Fantasy: Relink.
Le missioni secondarie, infatti, sono disponibili fin quasi da subito ma non sarete minimamente pronti per affrontarle, date tempo al gioco di spiegare come funzionano le meccaniche dei singoli personaggi e di combinazione delle varie tecniche per poter massimizzare il vostro impatto. Il cuore pulsante di questo gioco, infatti, sono proprio i suoi personaggi: ognuno può fare da protagonista alle avventure del giocatore (anche se giocando la campagna principale Gran deve essere sempre incluso nel party) ma più vi addentrerete nell’endgame, più vi troverete di fronte a un sistema di buildcrafting e spacializzazione tipico degli MMO con personaggi (ciascuno con il suo albero delle abilità) più adatti a fare da guaritori, altri per fare danno e altri ancora per assorbire i colpi dei boss e attirarne l’attenzione.
Aiuta molto anche il fatto che il combattimento è tendenzialmente semplice grazie a un sistema di assegnazione degli attacchi speciali e a una progressione basata sugli oggetti piuttosto intuitiva. Gli aiuti del gioco sono molti, forse persino troppi, perché il livello di difficoltà a un certo punto smette di crescere. Se siete alla ricerca di un titolo con cui spegnere il cervello e abbattere decine di grossissimi mostri, Granblue Fantasy: Relink è perfetto, se invece siete alla ricerca di una sfida più emozionante allora dovrete giocare un po’ con il livello di difficoltà, soprattutto nella campagna. In fase di endgame, non abbiate paura di rischiare intraprendendo, anche con il resto del party controllato dall’IA, sfide apparentemente molto difficili.
Noi ci siamo divertiti con Granblue Fantasy: Relink anche se non ha una storia delle più emozionanti: ha un combattimento accessibile e che perdona gli sbagli, ha tanti personaggi tutti divertenti da giocare, ha un solido sistema di progressione e un endgame che diverte e lancia una sfida a chi gioca. Se siete alla ricerca di un JRPG improntato sull’azione e sulla cooperativa allora questo gioco potrebbe farvi divertire parecchio. Forse meglio aspettare i primi saldi disponibili per averlo a prezzo ridotto se potete fare a meno di sapere appena esce come continua la storia di Gran e Lyria.