Abbiamo giocato in early access (anteprima) al nuovo Hades 2 e già così è perfetto, e non è nemmeno finito.
Quando il primo Hades è uscito ha dimostrato all’intera industria cosa era possibile fare con un roguelike, dando inizio a una primavera all’interno del genere di cui, ancora oggi, raccogliamo i frutti. Ora che il secondo capitolo di questa serie, Hades 2, è entrato in early access, abbiamo capito quanto gli sviluppatori di Supergiant Games avessero ancora da dare.
Di norma i giochi in early access sono un acquisto sulla fiducia, un modo per dare agli sviluppatori del supporto economico aspettando l’uscita ufficiale giocando una versione non del tutto finita del loro videogioco. Hades 2, invece, è completo all’85% e la maggior parte delle sue drastiche novità alla formula del primo sono già assolutamente godibili.
Il passo avanti più sostanzioso di Hades 2 rispetto al suo predecessore è la sua protagonista Melinoe. Sorella di Zagreus, strega cresciuta da Ecate (la dea della magia nera) e legittima erede del mondo dei morti, ha la missione di abbattere Crono, il malvagio titano del tempo che si è preso l’oltretomba e tiene in ostaggio la sua famiglia. Per farlo può contare su nuove armi, il suo bastone iniziale secondo noi resta la più forte, e una serie di abilità speciali che utilizzano il mana, la nuova risorsa a disposizione di chi gioca.
Tenendo premuti i tasti delle abilità classiche, infatti, ne scatenerete versioni più potenti, influenzate anche dai doni degli dei, che infliggono più danni e consumano mana. Questo aspetto conferisce una dimensione tutta nuova al gioco che più che sulla forza bruta ora si concentra su una danza fatta di schivate, magie, colpi, ultimate (per gentile concessione della dea della Luna Selene) e persino armature, intessute per voi nientemeno che da Aracne.
La mitologia greca torna a splendere tra le mani di Supergiant Games che ha reimmaginato i suoi déi ancora più belli e carismatici rispetto al passato. Il gioco, infatti, è completamente doppiato e tradotto con superbia e garantisce un’esperienza completamente immersiva. La storia, di cui non vi diremo nulla, poi, è molto più ramificata rispetto al passato. Non solo c’è un’avventura nelle profondità, ma anche la superficie ha boss nuovi, nemici agguerriti, risorse e avventure da scoprire. Il gioco è praticamente grande il doppio rispetto all’originale.
Da vera strega, poi, Melinoe ha a disposizione un mazzo di tarocchi, che si sblocca progressivamente, per modificare le sue abilità e i suoi potenziamenti. Potrete equipaggiare solo un numero limitato di carte (quindi di bonus) e le possibilità sono davvero tante. In più il gioco è tappezzato delle più diverse risorse da raccogliere e utilizzare nel vostro calderone in modo da compiere sortilegi per farvi progredire e invitare più persone nell’Erebo, il vostro hub di gioco.
Anche se manca il finale, gli artwork di diversi personaggi non sono definitivi, le icone di alcune sezioni sono tutte uguali e manca tutta la seconda parte della storia in superficie, non ci viene per niente difficile raccomandarvi Hades 2 che, come il buon vino, non farà altro che migliorare in early access. Arriveranno più armi, nemici, livelli, boss, doni degli dei e oggetti per farvi massacrare ancora di più i nemici della casata di Ade.