Tra la fine del 2017 e l’inizio del 2018, la Blizzard ha comunicato una serie di cambiamenti radicali per quanto riguarda la scena competitiva di Hearthstone, uno dei suoi titoli di punta. Il gioco di carte collezionabili online numero uno al mondo vuole consolidare la propria posizione in ambito esport, proprio nell’anno in cui la concorrenza prepara un assalto in massa.
Il nuovo Hearthstone Championship Tour – Nel 2018 assisteremo a tre stagioni dell’Hearthstone Championship Tour: la prima da gennaio a marzo, la seconda da aprile a luglio, la terza da agosto a novembre – con dicembre lasciato come mese di offseason.
L’obiettivo dei giocatori competitivi sarà quello di qualificarsi ai Playoff di stagione, attraverso i quali puntare l’HCT World Championship di gennaio 2019, con un palio 1 milione di dollari. Per qualificarsi ai Playoff occorrerà guadagnare almeno 45 punti, piazzandosi nei tornei live dell’HCT o scalando la modalità ladder di Hearthstone. Naturalmente, migliore sarà il piazzamento, maggiore sarà il quantitativo di punti guadagnati. Sarà possibile qualificarsi ai Playoff anche tramite il programma Hearthstone Challengers, ovvero tramite le Challenger Cup (tornei online) e i Tavern Hero (tornei live) aperti però soltanto a quei giocatori che non sono riusciti a qualificarsi ai Playoff nelle tre stagioni HCT precedenti.
La classifica a squadre – Tra le novità introdotte dalla Blizzard c’è anche la Pro Team Standings Leaderboard, una vera e propria classifica a squadre che premierà i 10 top team di ogni stagione (formati da 3 giocatori) con premi in denaro che possono arrivare a oltre 20.000 dollari per il team numero uno.
Una notizia, questa, che naturalmente ha fatto felici tutti i team esport che hanno una divisione dedicata ad Hearthstone, a cominciare dal Team QLASH di Luca Pagano. Come fa sapere proprio il fondatore del team, in queste settimane è in corso una attenta analisi del nuovo ecosistema esportivo di Hearthstone, per fare in modo che il Team sia pronto per queste nuove sfide.
Le reazioni della Community – Molti professionisti e aspiranti tali hanno storto il naso nei confronti del nuovo sistema competitivo di Hearthstone, ritenuto da molti troppo esigente e sbilanciato nei confronti di chi grinda partite in ladder. Non è di questa opinione Luca ‘Bertels’ Bertelli, giocatore del Team QLASH secondo cui “questi cambiamenti avvicinano Hearthstone ad altri titoli esport come StarCraft o Dota 2,dove i giocatori devono letteralmente allenarsi e giocare per 8-10 ore al giorno, se vogliono competere ad alti livelli. Io credo che le novità di Blizzard siano positive, perché fanno fare ad Hearthstone un salto di qualità sotto questo punto di vista”.