Per la prima volta in Italia un’istituzione regionale ha aperto le porte all’esports e ai videogiochi con talk e incontri su vari temi.
“Per me il gaming ha significato stringere amicizie, creare connessioni durature e sincere, aiutandomi a rapportarmi con le persone”: è forse questo il messaggio più potente lanciato in occasione della tre giorni dedicata al gaming promossa dal Team Hmble, organizzazione italiana di esports, all’interno dell’evento “La Lombardia è dei Giovani” con la quale la Regione Lombardia, motore dell’iniziativa, ha aperto le porte del proprio palazzo istituzionale alle generazioni dei giovani e dei giovanissimi, con incontri e occasioni di confronto, incluso uno spazio per i videogiochi.
Buona la prima
Nel corso dei tre giorni, dal 6 all’8 ottobre 2022, il Team Hmble ha saputo sapientemente gestire i numerosi ospiti selezionati per gli interventi, ripartendoli in tre diversi momenti: il giovedì si è infatti parlato di cyberbullismo con JustRyuk, Ferre e Raxor, personalità importanti del mondo gaming, da Rainbow Six Siege a titoli mobile come Brawl Stars, inclusa l’occasione di raccontare questo mondo sul palco della piazza principale con un fuori programma insieme a Paolo Ruffini, volto noto della televisione italiana; venerdì si è invece parlato di come i videogiochi, esports inclusi, permettano di sviluppare delle soft skills, delle abilità ad ampio respiro che risultano poi utili in qualsiasi altra professione, sottolineando inoltre, insieme a Erbacce e Shmeky, rappresentanti di Clash Royale e Fortnite, quanto il settore dell’esports, in particolare degli streamer e dei gaming influencer, produca ormai ormai professionisti a tutti gli effetti; infine il sabato è toccato a ErDt, Queen Giorgia, Flokox e Savyultras90, content creator di Fortnite i primi due, di Fifa e di Call of Duty Warzone gli ultimi due, raccontare le proprie storie seguendo l’importante tematica dell’inclusione, riferita sia alla disabilità che alle varie differenze esistenti poi annullate dal gaming, perché “dietro uno schermo siamo tutti uguali”, ha sottolineato la streamer Queen Giorgia.
Ottima partecipazione di pubblico
Per gli streamer, i giocatori e i content creator intervenuti è stata anche un’opportunità, ormai rara in tempi di Covid, di incontrare la propria community, coloro che quotidianamente o quasi li seguono in streaming, interagiscono con loro sui social, li supportano, ponendo domande, giocando insieme sui vari titoli mobile messi a disposizione dagli Hmble in una vera e propria gaming room fisicamente allestita per l’occasione all’interno del Palazzo della Regione Lombardia, una prima volta assoluta per un’istituzione pubblica. È proprio dal pubblico che sono arrivate frasi come quella iniziale, rispondendo alla domanda posta dal presidente degli Hmble Alex Wang: “cosa rappresenta per voi il gaming?” Le risposte dei partecipanti agli eventi hanno concordato sul fatto che i videogiochi sono un momento di confronto, anche di stacco dalla vita quotidiana, ma che permette al tempo stesso di stringere nuove amicizie, di confrontarsi con persone che hanno la stessa passione, di creare vere e proprie connessioni durature nel tempo. E poi ritrovarsi insieme per seguire i propri creator preferiti.
Bolognini: è la strada giusta
Come già sottolineato, la Regione Lombardia è stata promotrice in prima persona di tale iniziativa, scommettendo sul gaming e sull’esports come fenomeno culturale, credendoci fin dal primo momento, come aveva raccontato prima dell’evento l’Assessore Regionale allo Sviluppo della Città Metropolitana, Giovani e Comunicazione Stefano Bolognini. Assessore che, al termine dell’evento, ha confermato come siano state rispettate tutte le aspettative più rosee: “Siamo molto contenti di avere coinvolto HMBLE nella realizzazione de ‘La Lombardia è dei Giovani’ e di avere loro affidato uno spazio interamente dedicato al gaming e agli esports. Ringrazio Alex Wang e il suo staff per avere partecipato con entusiasmo all’intera manifestazione.
Nei tre giorni dell’evento hanno organizzato diversi incontri molto interessanti e partecipati con gamer professionisti e importanti protagonisti del mondo degli esports per discutere di temi come il cyberbullismo, l’inclusione nel mondo del gaming e le opportunità lavorative che gli esports offrono. Per Regione Lombardia è stata una novità assoluta ma, per coinvolgere sempre più i giovani, questa è la strada giusta: vogliamo e dobbiamo continuare a parlare con loro attraverso i loro canali e il loro linguaggio. E quello degli esports e del gaming è certamente uno dei loro ‘mondi’ di riferimento, che non poteva mancare in un evento dedicato al protagonismo giovanile come ‘La Lombardia è dei Giovani’. Personalmente, quindi, credo sia stata un’esperienza assolutamente positiva per tutti, soprattutto per i tanti ragazzi e ragazze che sono arrivati qui da tutta la Lombardia per partecipare, stare insieme, conoscere da vicino i loro idoli e divertirsi. Vederli così coinvolti e protagonisti, dopo due anni per loro molto difficili scanditi dalla pandemia, è stata una delle cose più belle che ricorderò di questa manifestazione”.