Abbiamo avuto la possibilità di intervistare Fudge, toplaner dei Cloud9 al termine della partita contro i Fnatic che ne ha sancito l’eliminazione.
Nello scontro storico tra team Fnatic e Cloud9 nella fase Svizzera dei Worlds 2023 di League of Legends, il team europeo ha trionfato con un punteggio di 2-1, eliminando il team nordamericano e il giocatore Fudge dalla competizione. Subito dopo l’ultima apparizione dei C9 sul palco internazionale per quest’anno abbiamo avuto l’opportunità di intervistare il top laner di Cloud9, Ibrahim “Fudge” Allami. Il giocatore ha condiviso i dettagli sul match, analizzando le fasi cruciali del terzo game e riflettuto sul suo percorso personale ai Worlds.
Prima di parlare della vostra esperienza ai Worlds, vorrei esaminare in dettaglio il terzo game del match contro Fnatic. Potresti spiegarci cosa è andato storto?
Penso che nel complesso il nostro early game sia andato bene, eravamo in una buona posizione per vincere la partita. Durante il terzo scontro per il Drago tuttavia credo che abbiamo oltrepassato il limite nella giungla nemica, nell’area del blu buff, e non stavamo seguendo il piano che ci eravamo prefissati prima della partita. La nostra strategia prevedeva di giocare in spazi stretti ed attaccare solo quando il team avversario attraversava il nostro terreno.
Penso che ci siamo spinti troppo in profondità, in mezzo ai campioni avversari e Noah è riuscito a sopravvivere. Io sono rimasto senza abilità, quindi alla fine abbiamo perso lo scontro e a quel punto è diventato un po’ più difficile per noi giocare la partita, perché poi hanno ottenuto il terzo drago. Hanno quindi acquisito un notevole controllo della mappa, il che ha portato poi alla loro vittoria.
Pensi che questo match, e in particolare il terzo game, sia finito così a causa di peggiori prestazioni da parte vostra o perché i Fnatic hanno giocato meglio?
È sempre una combinazione di entrambi. Di solito, se perdi una partita, è perché hai commesso più errori di loro e hanno semplicemente individuato gli errori nel tuo modo di giocare e hanno quindi giocato meglio di te.
In realtà, giocare meglio significa semplicemente commettere meno errori e giocare correttamente con i propri campioni. Penso che non abbiamo giocato così bene con i nostri campioni, quindi abbiamo commesso abbastanza errori da consentire loro di vincere la partita. Ma è sempre una combinazione di entrambi, direi.
In generale, cosa vorresti condividere riguardo la tua esperienza a questi Worlds?
Penso di aver avuto un paio di buone partite in cui ho giocato decentemente nella fase di laning. Probabilmente la peggiore partita è stata contro i T1, dove sono rimasto molto indietro nel match-up contro Rumble. Ma nel complesso penso di aver giocato abbastanza bene nel torneo. Non penso di aver giocato estremamente bene, non ho davvero portato a casa molte partite e non ne ho perse troppe in modo eclatante.
Ma direi che ho sicuramente avuto un paio di partite piuttosto negative in cui ho commesso molti errori, e come squadra penso che siamo migliorati molto durante il bootcamp. Al tempo stesso però abbiamo continuato a commettere molti errori. La pianificazione del nostro early game potrebbe sicuramente essere migliore, ma ogni volta che avevamo un vantaggio decente nell’early game, che mi sembrava fosse il caso in molte delle partite, lo gettavamo via molte volte nella fase nel mid game. Credo che questo ci abbia fatto perdere molte delle partite.
Come pensi che questi Worlds e il bootcamp in generale in Corea ti abbiano aiutato a migliorare come giocatore?
Penso di essere diventato più bravo a pianificare l’early game e penso anche che come squadra siamo migliorati molto nella pianificazione del mid game. Ovviamente non è ancora sufficiente, ma penso di aver fatto dei buoni progressi durante il bootcamp. La mia fase di laning individuale è notevolmente migliorata perché all’inizio non capivo molti dei match-up perché il meta era molto focalizzato su campioni come Rumble, Jax e altri simili. Ma avrei voluto essere un po’ più bravo nello sfruttare meglio i vantaggi ottenuti nell’early game in alcune partite e nel giocare meglio con la squadra per punire l’avversario in modo più efficace in tutto il gioco.
Se fossi stato un po’ più bravo nel portare vantaggi alla mia squadra durante il mid game le partite sarebbero state molto più facili e penso che sia ciò in cui i top laner cinesi e coreani sono molto più bravi. Sono anche migliori di me in molti dei match-up, ma soprattutto nella fase di mid game e nella coordinazione con i propri compagni di squadra. Giocano molto, molto bene quando hanno il controllo delle lane e possono punire il top laner avversario insieme al resto della squadra, ed è su questo che devo lavorare per essere in grado di portare a casa le partite.
Quali sono i fattori minimi che un giocatore deve avere in termini di abilità per partecipare ai Worlds?
Penso che la cosa più importante, specialmente per un top laner, sia la capacità di giocare in modo consistente nella fase di laning. Molte volte, specialmente i top laner occidentali, rimangono molto indietro nell’early game perché non pianificano bene con il proprio jungler i gank o perché non capiscono bene il match-up. Credo che nei tornei precedenti ho giocato molto peggio nella fase di laning di quanto non abbia fatto ai Worlds, e mi sono trovato molto indietro nel mid game, rendendo la partita semplicemente ingiocabile. Come minimo bisogna avere una fase di laning molto consistente, anche se non stai vincendo, per almeno rendere la partita equilibrata.
Dopo di che gran parte dipende dal gioco di squadra e dalla comprensione di tutti i campioni nella partita, come devono essere giocati, quali ondate di minion prendere e quali lasciare perdere, come e dove ottenere visione, come combattere i draghi, come preparare ottimi teamfight. Ci sono così tanti fondamenti diversi nel gioco che per vincere i Worlds devi essere molto bravo da solo e in squadra. E a volte fai bene otto cose su nove e quella singola cosa che non fai bene può costarti una partita. Penso che quello sia stato il caso in molte delle nostre partite. Ma alla fine è la parte divertente del gioco.
Hai già pensato a come vuoi procedere con la tua carriera nel 2024?
Penso che sia la stessa cosa ogni anno, onestamente. Giochi a livello nazionale e ti senti piuttosto bravo e poi giochi a livello internazionale e perdi. Onestamente la sensazione di perdere non diventa più facile da affrontare e ovviamente la mia vita continuerà, ma in questo momento ci sto piuttosto male. E andando verso il 2024 penso che sarà la stessa cosa. Devo solo ricordare tutti gli errori che stiamo facendo in questi tornei internazionali e correggerli. Poi devo cercare di mantenere la coerenza nel non commettere quegli errori, anche contro squadre meno competitive di quelle che ci sono qui in Corea. Forse è questa la parte difficile di passare da un evento internazionale a uno regionale.
Ma la realtà è che torneremo alle partite regionali e non saremo puniti così duramente per i piccoli errori e potremmo dimenticare alcuni degli errori che stiamo commettendo qui ai Worlds. È la cosa di cui dobbiamo essere consapevoli e cercare di ricordare nel corso dei prossimi Split in modo che una volta che torniamo a livello internazionale non dobbiamo necessariamente correggere tutti questi problemi e possiamo concentrarci su altri dettagli invece che solo su come migliorare sugli aspetti di base del gioco.
Ho un’ultima domanda e riguarda una voce che circola su un potenziale terzo torneo internazionale che potrebbe essere introdotto il prossimo anno. Credi che questo possa aiutare tutte le squadre a migliorare il livello di gioco contro le altre regioni?
Credo di sì. Se ci saranno più tornei internazionali penso che sia probabile che le squadre occidentali, specialmente, saranno in grado di correggere molti degli errori e rimanere competitive per tutto l’anno, semplicemente perché avranno l’opportunità di partecipare a un torneo in più.
Quindi penso che sarebbe utile per le squadre di NA ed EU, e sono entusiasta all’idea che possa accadere. Sarei felice di partecipare a tre tornei internazionali e cercherò di rimanere in forma il più possibile durante la stagione nazionale, in modo che una volta che arriverò al torneo internazionale, non debba solo recuperare il ritardo.