Continua la querelle a colpi di carte bollate tra Epic Games, casa produttrice di Fortnite e molti artisti statunitensi, rapper in particolare. A riaprire la disputa l’intervento dello studio legale che difende Epic Games in risposta alla causa intentata da 2 Milly.
BALLETTI RUBATI – A dicembre il rapper, e non solo lui, aveva intentato una causa al popolare videogioco con l’accusa di aver utilizzato un passo di danza del cantante senza il suo consenso, ipotizzando una violazione del copyright. Il ballo in questione è “Swipe It” e viene venduto come uno degli “accessori” a pagamento del free-to-play. In questi giorni è arrivata la risposta del legale di Epic Games.
UN PASSO DI DANZA E’ PER TUTTI – Secondo gli avvocati della difesa di Epic Games, le mosse di danza del musicista non sono soggette alle leggi sul copyright perché “nessuno può possedere un passo di danza”. Secondo i legali, “passi di danza individuali e semplici coreografie (simply dance routines) non sono protetti dal copyright, sono invece semplici esecuzioni di espressioni del singolo individuo, dunque di pubblico dominio”. Con buona pace del querelante Terrence Milly e la sua coreografia Milly Rock ideata nel 2014.
L’ESPERTO – Il quotidiano The Independent riporta anche il parere di un esperto di proprietà intellettuale, che gestisce numerosi casi legati a copyright e marchi. Secondo Sam P. Israel pare che non ci sia un precedente legale per le mosse di danza sul copyright, ma esiste una causa legale che è “altamente analoga” alla questione della protezione di passi di danza.