Proseguono le iscrizioni per prendere parte all’imminente campionato eFemminile della Lega Nazionale Dilettanti, dedicato ai club della Serie C 2020/21. Nelle ultime ore si registra un ingresso di prestigio in quella che sarà la seconda edizione di un campionato unico nel panorama del gaming competitivo ed è quello del Bologna Calcio Femminile. Le rossoblu emiliane pronte per questa nuova avventura alla console hanno i nomi delle calciatrici, vere, Enrica Bassi (portiere classe ’94), Beatrice Sciarrone (difensore centrale del 2002), Sara Becchimanzi (terzino sinistro del 2000) e Martina Perugini (esterno d’attacco classe ’97).
Enrica Bassi ha iniziato a giocare a calcio a 6 anni nel suo paese, Sala Bolognese, salvo trasferirsi per due anni a Bologna, con cui il primo allenamento si è presentata con la maglia di Oliver Kahn. Terminata l’esperienza della Scuola Calcio è tornata a Sala fino ai 15 anni, unendosi – nel 2009 – nella rappresentativa regionale femminile; dopodiché, ha giocato nel Montale (Primavera e A2), Vignola (Primavera e A2), Imola e, infine, ancora Bologna. All’interno del club rossoblù allena anche i Primi Calci 2013, oltre a lavorare presso lo Studio Kineos, dopo aver conseguito la laurea in Scienze e Tecniche dell’Attività Motoria Preventiva ed Adattata.
“Ho seguito questa iniziativa anche durante il primo lock down, credo sia una bella nuova proposta che ci permettere di conoscere anche ragazze di gironi diversi dal nostro e, soprattutto – dichiara la Bassi – ci consente di divertirci attraverso un nostro hobby sempre legato al mondo del calcio”. Il difensore Beatrice Sciarrone si è avvicinata al calcio da piccola, quando aveva circa 2 anni, grazie al nonno materno (in campo fino a quattro anni fa, ora ne conta 74!) che la portava allo stadio in Ucraina e – una volta cresciuta – ha voluto seguire anche le orme paterne e del fratello, entrambi giocatori del Vado. Fino alla scorsa stagione giocava come mediano, quest’anno è stata spostata al centro della difesa, riuscendo comunque a farsi notare grazie al suo potente sinistro. Uno dei suoi giocatori preferiti è Van Dijk. Attualmente frequenta un Istituto Tecnico-Agrario. “Sono molto contenta di poter partecipare a questo torneo – racconta Beatrice – perché, a mio parere, è una bella iniziativa. Trascorro un buon numero di ore davanti alla Play Station e… spero di avere delle avversarie degne”.
Sara Becchimanzi segue il calcio grazie al padre, in campo fino a 40 anni, e a suo fratello, ex giocatore di Carpi e Spal. A sei anni ha iniziato a giocare in una squadra maschile, nonostante le perplessità iniziali della madre, convinta a suon di prestazioni e all’offerta presentata dall’A.S.D Bologna Femminile di Pietro Bosco, presidente delle nostre ragazze fino allo scorso settembre. Si definisce un terzino fisico, per altezza e corporatura, dotata di corsa e buon mancino: si ispira ad Armando Izzo, ma anche a Marcelo e – caratterialmente – a Ibrahimovic. Attualmente si sta dedicando solo al calcio, con un pensiero sull’università nel prossimo futuro: “Insieme alle mie compagne – le parole di Becchimazzi – è tutto più bello e sono felice di partecipare al torneo. Gioco quasi tutti i giorni alla Play Station, sicuramente dalle quattro alle cinque volte a settimana, quindi sarà una bella occasione per divertirmi insieme alle mie amiche rossoblù”.
Per quanto riguarda invece l’ariete d’area Martina Perugini ha iniziato a giocare a calcio molto presto, all’età di 5/6 anni, in una piccola squadra maschile del suo paese. Sempre stata l’unica ragazza della squadra e questo non l’ha mai demotivata ma, anzi, l’ha spinta a migliorarsi sempre più! All’età di circa 12 anni è passata in una squadra femminile di calcio a 5, che l’ha formata e migliorata sotto tutti i punti di vista e in cui ha giocato fino all’età di 18 anni, quando, per motivi di studio, si è trasferita a Bologna. Questo è il terzo anno che gioca per l’ormai Bologna FC 1909. Nella vita di tutti i giorni è una ragazza molto semplice, amante dello sport, tanto è vero che solo qualche mese fa si è laureata al corso magistrale in Scienze e Tecniche dell’Attività Sportiva, all’Università di Bologna. Al momento, visto il periodo, si tiene impegnata allenando piccoli giocatori in una società di calcio e nel tempo libero, tra le altre, le piace giocare molto alla Play Station. “Gioco molto a Fifa e alla Play Station quando sono a casa da sola – ci dice Martina – ma la cosa più bella è farlo con le mie amiche. Partecipare al torneo insieme a loro è davvero una splendida occasione per condividere un bel momento anche al di fuori dal campo”.