Come negli sport tradizionali, la figura dell’allenatore è fondamentale per gli equilibri del singolo player o della squadra. La scena italiana vede o ha visto diversi coach raggiungere il vertice.
Negli esports dietro ogni squadra vincente c’è un coach che guida il team verso la vetta, proprio come accade negli sport tradizionali. Questo ruolo, spesso sottovalutato dai meno esperti, è fondamentale per garantire la competitività e il successo a livello professionale. Ma cosa fa esattamente un coach di esports e perché è così importante per i team?
Un ruolo strategico
Il coach negli esports è molto più di un semplice allenatore: è il cuore strategico della squadra. Le sue responsabilità includono l’analisi approfondita delle partite, lo studio delle tattiche avversarie e lo sviluppo di strategie su misura per ogni competizione. Attraverso l’utilizzo di software e replay, il coach identifica punti di forza e debolezze, sia della propria squadra che degli avversari, permettendo al team di entrare in ogni partita con un piano chiaro e dettagliato. L’Italia, da questo punto di vista, ha tanti riferimenti. Da Nello Nigro, coach della eNazionale e fondamentale nell’ascesa di Francesco “Obrun” Tagliafierro, passando per Riccardo “Hybrid” Massimino Font su Rainbow Six Siege, Guglielmo “GUGLi” Carraro su Valorant e molti altri.
Anche mentore
Il coach non si limita alla strategia, ma lavora anche sul miglioramento individuale dei giocatori. Ogni membro del team ha bisogno di sviluppare abilità specifiche, dalla precisione nei movimenti alla comunicazione in game. Il coach organizza sessioni di allenamento mirate, aiutando i giocatori a perfezionare la loro tecnica e a mantenere un mindset competitivo.
I parallelismi con lo sport
Esattamente come nello sport tradizionale, dunque, è una figura cardine per il successo del team. Pensiamo al calcio o al basket: gli allenatori sono il punto di riferimento per motivare i giocatori, correggere errori e affrontare le sfide psicologiche delle competizioni. Negli esports, la pressione è altrettanto alta. Tornei globali, montepremi milionari e fanbase esigenti richiedono un supporto costante per mantenere la concentrazione e la determinazione. Il coach diventa così il collante, capace di creare una mentalità vincente e di trasformare un gruppo di talenti individuali in una macchina ben oliata.
La gestione psicologica
Anche la gestione psicologica ha il suo peso. svolge un ruolo cruciale nel supportare i giocatori, aiutandoli a mantenere la calma nei momenti critici e a gestire la pressione durante tornei di alto livello. Questa dimensione mentale è spesso sottovalutata, ma la capacità di motivare e infondere fiducia può fare la differenza tra una vittoria e una sconfitta.