Il primo evento internazionale della stagione di Lol ha premiato i coreani Hanwha Life ma non è l’unico fatto che resterà.
La settimana densa del First Stand 2025 di League of Legends, il primo evento internazionale della stagione competitiva, si è chiusa domenica 16 con la vittoria dei favoriti del torneo, i coreani Hanwha Life che hanno superato per 3-1 i francesi Karmine Corp, rappresentanti dell’Lec europea. Nonostante alla fine abbia vinto la squadra reputata migliore sulla carta, campione del campionato coreano Lck, il modo in cui è avvenuto non è stato dei più semplici.
1. Anche gli dei sanguinano
In altri tempi e in altri luoghi avremmo raccontato di un dominio coreano insormontabile. Invece la prima edizione del First Stand, diventato adesso il terzo evento internazionale ufficiale della stagione (il primo in ordine cronologico) dopo Mid-Season Invitational e Worlds, ha fatto capire che anche i team coreani possono avere delle falle, diventando “giocabili”. Gli Hanwha Life, da due split campioni in carica in Lck che quest’anno hanno aggiunto persino il toplaner Zeus, due volte campione del mondo con i T1, hanno perso ben 3 game durante il torneo, tutti contro le squadre occidentali: non solo i francesi Karmine Corp ma persino i Team Liquid hanno fatto vedere di poter giocare alla pari con i coreani.
La terza sconfitta, subita nel primo game della finale contro i Karmine Corp, è stato forse il game peggiore giocato dagli Hanwha Life in tutto il torneo. Dimostra che le squadre coreane non possono più permettersi non giocare al 100%: quando hanno capito che dovevano alzare il livello, gli Hanwha sono tornati a essere quasi irraggiungibili ma non è sempre scontato riuscirci e questo First Stand potrà essere utilizzato come un campanello d’allarme per le squadre coreane e come un ottimo inizio per le altre, anche se arriva solo all’inizio della stagione. Fun fact: è la prima volta che una squadra coreana vince la prima edizione di un evento internazionale di League of Legends.
2. Volate ostriche, volate
La vera sorpresa di questo First Stand arriva dal Sud-Est Asiatico con i Flying Oyster, letteralmente “Ostriche Volanti”. Il team è arrivato in Corea in rappresentanza della nuova regione competitiva dell’Asia Pacifica che riunisce, tra le altre, anche Vietnam, Giappone e Oceania, adesso. A spuntarla però sono state le Ostriche, nome già conosciuto nella scena internazionale con un roster di cinque taiwanesi. Nessuno si sarebbe aspettato il loro passaggio del turno in modo così agile: vittoria contro i Team Liquid, contro i Karmine Corp e soprattutto contro i cinesi Top Esports.
Tra loro in particolare ha eccelso il giovane midlaner 17enne HongQ, autore di prestazioni sempre solide e puntuali. Forse le altre squadre li hanno sottovalutati ma la vittoria contro i Tes è stata pulita e convincente, quasi senza sbavature, segno che hanno davvero un talento enorme da esprimere. Anche in semifinale, sotto 0-2 contro i Karmine Corp, sono risaliti fino a pareggiarla sul 2-2, prima di perdere alla quinta e decisiva mappa in una partita in bilico fino all’ultimo. Se serviva una ventata d’aria fresca a livello internazionale, le ostriche sono la risposta migliore che ci potessimo aspettare.
3. L’Europa di nuovo protagonista
Forse è ancora presto per dirlo ma dopo due mondiali in cui l’Europa non è riuscita a qualificarsi tra le migliori otto, i segnali inviati dai Karmine Corp sembrano andare in controtendenza. Il team francese ha riportato l’Lec a disputare una finale internazionale dopo quasi sei anni: l’ultima volta furono i G2 Esports nel 2019 nella finale mondiale persa contro i cinesi Funplus Phoenix. I campioni in carica d’Europa, vincitori proprio sui G2 per molti a sorpresa, hanno dimostrato soprattutto di saper crescere lungo l’arco del torneo: l’inizio shock con due sconfitte su due li aveva già resi bersaglio dei loro detrattori.
Eppure il team, in cui si trova l’esordiente assoluto Caliste mentre Vladi è appena al suo secondo split in Lec, non si è mai arreso arrivando prima a vincere con sicurezza contro i cinesi Tes per 2-0 per poi strappare persino un game agli Hanwha Life e pareggiando la serie sull’1-1, prima di venire travolti dalla superiorità di lettura in macro-game dei coreani. Un altro indizio è arrivato anche dall’aver vinto contro i Cfo dopo essere stati sconfitti nella prima fase per 2-0. I Kc hanno dimostrato di saper imparare dai propri errori, crescendo e trovando le giuste soluzioni in termini di pick e strategie. Esattamente come avevano fatto in Lec: sconfitta per 3-1 nell’upper bracket contro i G2, vittoria una settimana dopo per 3-0.
4. Cina non pervenuta
La sorpresa negativa di questo torneo è senza dubbio la rappresentante cinese del campionato Lpl. Non solo i Top Esports hanno rischiato di essere eliminati già alla prima fase, ma non hanno mai offerto una prestazione adeguata. L’unica vittoria è arrivata contro il Team Liquid, preziosissima per lo scontro diretto nel passaggio del turno, così come gli unici due game vinti in tutta la manifestazione sono arrivati contro la rappresentante nordamericana. I Tes hanno chiuso il First Stand con due game vinti e nove persi, forse la peggiore prestazione numerica di sempre.
Alcune voci dicono che il team avrebbe attualmente delle difficoltà interne che gli hanno impedito di performare al meglio. Certo è che questo torneo deve suonare da campanello d’allarme non solo per i Top Esports ma per l’intera scena cinese, apparsa allo stesso livello di quella nordamericana e inferiore a Europa e Taiwan. Uno smacco che i giocatori e le organizzazioni cinesi, da sempre protagoniste a livello internazionale, non possono sostenere. Perché passi venire maltrattati dalla squadra coreana a inizio anno, ma il resto è stato uno spettacolo imbarazzante.
5. Mamma quanto è bella la Fearless Draft
L’ultimo punto da analizzare è la Fearless Draft. Questa prima parte di stagione ha avuto come protagonista assoluta la nuova modalità di selezione dei campioni in cui ogni singolo personaggio può essere giocato una sola volta in tutta la serie. Abbiamo visto più dinamicità, più inventiva da parte di giocatori e staff, più pick che normalmente non avremmo visto, più letture possibili di gioco. Insomma, ha senza dubbio funzionato convincendo sia gli spettatori che gli addetti ai lavori.
Ha funzionato talmente tanto che la stessa Riot Games, come vi avevamo anticipato qualche giorno fa, ha deciso di cambiare idea annunciando ufficialmente che la Fearless Draft verrà adottata per l’intero anno. Tutti i prossimi split delle cinque leghe competitive globali, Lec, Lta, Lcp, Lpl, Lck, e i prossimi eventi internazionali, Mid-Season Invitational e Worlds, avranno la nuova modalità Fearless, per la felicità degli amanti di League of Legends che vedranno giocati molti più campioni, magari anche quelli meno usuali in competitivo. Per fare un esempio di questo First Stand ci ricorderemo il ritorno tra i campioni giocati di Zed, Kayle e Quinn, giusto per citarne alcuni.