Il 2020 è stato un anno dai due volti per gli amanti dell’esports. Da una parte l’esplosione del fenomeno, che ha portato sempre più gente ad interessarsi agli sport elettronici, dall’altra la mancanza di eventi dal vivo. Un primo passo verso la normalità, però, è stato fatto. Proprio in questi giorni, infatti, ESL ha annunciato il ritorno in LAN dell’Intel Extreme Masters.
La manifestazione si svolgerà come di consueto a Katowice e vedrà scendere sul campo di battaglia virtuale tutti i migliori giocatori di Counter-Strike: Global Offensive, StarCraft II e Warcraft III: Reforged. “La decisione – hanno fatto sapere da ESL – sarà costantemente valutata in linea con le ultime indicazioni man mano che ci avviciniamo alla data del torneo”. Organizzatori che, dunque, non si faranno trovare impreparati se la pandemia dovesse impazzare nuovamente e creare ancora disagi. A tal proposito, ESL ha stilato comunque un piano di emergenza e in caso di problemi non è escluso un passo indietro con l’Intel Extreme Masters che in quel caso si svolgerà online.
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Una decisione simile a quella presa da Ubisoft e FACEIT per il Six Invitational di Rainbow Six, dove per la prima volta ci saranno anche i nostri Mkers. Sebbene gli ultimi Major si siano svolti online, la società franco-canadese ha valutato positivamente le varie opzioni che consentirebbero di ritornare agli eventi in presenza. Garantendo, ovviamente, la salute di tutti. Così, spazio per tutte le 20 squadre provenienti dalle quattro regioni principali del circuito esports di Rainbow Six, che si andranno ad affrontare in LAN nel rispetto delle più rigorose misure di sicurezza sanitaria.
Comprensibilmente, come già accade per gli sport tradizionali, non ci sarà spazio per i tifosi sugli spalti. Bisognerà attendere un po’ prima che le arene tornino a gremirsi, ma qualcosa sta già cambiando in meglio. L’arrivo dei vaccini potrebbe rendere il processo più veloce e pensare ad un evento con il pubblico entro la fine del 2021 non è utopia. O almeno questo è il nostro auspicio.