Warhorse Studios ha acceso non un lume, ma un gigantesco faro di speranza per l’industria dei GDR occidentali. Kingdom Come Deliverance 2 è un gioco di ruolo medievale stratificato, profondo, divertente e, soprattutto storicamente accurato pensato per immergere il giocatore in una fantasia dettagliatissima.
Ambientato nella Boemia (attuale Repubblica Ceca) del 1403, KCD 2 continua la storia di Henry di Skalitz, il figlio adottivo di un fabbro che si ritrova immischiato in una guerra di successione per il trono boemo tra i pretendenti Venceslao e Sigismondo. La storia del secondo capitolo inizia con lui e il nobile di cui è al servizio (Hans Capon) mentre si recano a consegnare una proposta di alleanza e tutto va molto in fretta per il verso sbagliato.
Già a partire dai primi minuti di gioco gli sviluppatori iniziano a intessere una rete di scelte e conseguenze che si protraggono per tutta la narrativa (circa 50 ore senza missioni secondarie), a cui si affianca un sistema morale complesso. Le azioni, dal rubare una mela all’eliminare un bandito, hanno delle conseguenze nel modo in cui non solo gli npc, in città e villaggi, ma anche i personaggi principali si relazionano con chi gioca.
La velocità di gioco, poi, è l’altro pilastro fondamentale del successo di Kingdom Come Deliverance 2. Non è possibile fare le cose di corsa: spostarsi fa passare le ore del giorno, combattere un avversario richiede pazienza e strategia e convincere un nobile a passare dalla vostra parte sarà una faticaccia. Chi ha fretta non riuscirà a divertirsi con questo gioco: chi è alla ricerca di un mondo incredibilmente complesso in cui immergersi e giocare davvero di ruolo avrà pane per i suoi denti.
Quando Metaphor ReFantazio e Dragon Age The Veilguard sono usciti a poca distanza uno dall’altro, molto si è discusso della crisi dei giochi di ruolo occidentali e del dominio dei JRPG sul genere. KCD2 rimette la palla al centro: i modi in cui è possibile personalizzare il proprio Henry dal punto di vista del carattere, della reputazione, delle abilità e del vestire sono incredibili. Si può essere esperti cerusici o bevitori incalliti, studiosi di alchimia o mercenari provetti, tutte scelte a cui il mondo di gioco si adatta in modo dinamico.
I fan delle ambientazioni medievali, poi, non potranno che rimanere stregati dalla cura che è stata messa nei più piccoli dettagli. Dalla cassetta delle indulgenze per migliorare la propria reputazione alle varie fogge di broccato per vestirsi da nobiluomini e convincere gli invitati a un matrimonio delle proprie buone intenzioni. La storia, poi, è perfettamente calata nelle lotte intestine della nobiltà di allora, che prendeva forti e castelli, aveva schermaglie nei boschi e cambiava bandiera in continuazione.
Il combattimento spadone alla mano è una delle migliori trasposizioni digitali della scherma storica che si siano mai viste: guardie, risposte, parate, blocchi e finte sono tutte a disposizione di chi gioca, che può visitare maestri e capitani di ventura per imparare tecniche più avanzate. Quando entrerete per la prima volta nella città di Kuttemberg, per esempio, tenete le orecchie aperte: un personaggio dall’accento tedesco vi sfiderà a duello, accettate e darete inizio a una missione non solo bella ma fondamentale per chi vuole padroneggiare l’arte della spada.
Le opportunità che offre il gioco di scoprire di più e vivere più a fondo la società medievale sono tantissime, altrettanti, però, sono i vincoli: essere sporchi di sangue dopo un combattimento, per esempio, influenzerà le reazioni di personaggi e mercanti quindi è necessario fare una visita ai bagni per rimettersi in sesto. Gli sviluppatori hanno deciso che i limiti del gioco sarebbero stati sfruttati in modo costruttivo, non come semplici ostacoli. Andare in giro sovraccarichi perché avete saccheggiato troppe armature in battaglia vi impedirà di scattare ma vi farà guadagnare esperienza nella sezione Forza.
Chi cerca un gioco di ruolo profondo, ben fatto, con ampi margini di libertà e con una storia con tante cose da dire troverà in Kingdom Come Deliverance 2 un candidato perfetto. Adattarsi alla sua velocità non è immediato, ma quando succede l’immersione sarà totale e avrete a disposizione una macchina del tempo per vivere un assaggio di vera vita medievale.
