La pandemia e piloti come Verstappen hanno contribuito all’ascesa della Formula 1 nel mondo esports.
L’esports di Formula 1 rappresenta l’evoluzione moderna del motorsport, unendo la tradizione delle corse reali con l’innovazione del mondo digitale. Questa disciplina, ormai consolidata, permette agli appassionati di vivere l’adrenalina della F1 attraverso competizioni virtuali che non hanno nulla da invidiare a quelle reali. Scopriamo di cosa si tratta e perché sta attirando un pubblico sempre più vasto.
Cos’è l’esports di Formula 1?
L’esports di Formula 1 è la versione digitale del campionato automobilistico più famoso al mondo. I piloti competono utilizzando il videogioco ufficiale F1 di Codemasters, simulando le stesse piste, regole e dinamiche delle gare reali. I partecipanti si sfidano al volante di simulatori di ultima generazione, capaci di riprodurre fedelmente l’esperienza di guida e le sensazioni di una monoposto. Il tutto avviene in un ecosistema competitivo organizzato e professionale: dalla F1 Esports Series, il campionato ufficiale, ai team virtuali affiliati direttamente alle scuderie reali come Ferrari, Red Bull e Mercedes.
Un trampolino per il talento
L’esports di Formula 1 non è solo spettacolo, ma anche una piattaforma per scoprire nuovi talenti. I migliori piloti virtuali si allenano con dedizione, affinando la loro tecnica e competendo a livello globale. Alcuni di loro sono persino riusciti a fare il salto verso il motorsport reale, dimostrando che il confine tra digitale e reale è sempre più sottile. Oltre alla competizione, c’è anche il coinvolgimento tecnologico. Gli organizzatori utilizzano telemetrie avanzate, grafica di altissimo livello e un sistema di broadcasting che permette di seguire ogni dettaglio della gara in diretta. La possibilità di vivere l’azione da più angolazioni, con commentatori esperti e analisi dettagliate, rende l’esperienza di visione simile a quella delle gare tradizionali.
I piloti reali e il legame con il virtuale
Un aspetto sorprendente dell’esports di Formula 1 è la partecipazione e il sostegno dei piloti reali. Durante il lockdown del 2020, le gare virtuali hanno riempito il vuoto lasciato dalle competizioni ufficiali, coinvolgendo nomi di spicco come Charles Leclerc, Max Verstappen e George Russell. Leclerc e Verstappen, in particolare, sono noti per la loro passione per i videogiochi e per il sim racing. Entrambi hanno partecipato a eventi virtuali e spesso si allenano con i simulatori, dimostrando che il confine tra virtuale e reale è sempre più sottile.