Il progetto è parte della convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici.
È ormai ufficiale il coinvolgimento della Global Esports Federation (GEF) nell’iniziativa “Sports for Climate Action”. Lo riporta il quotidiano di settore Esports Insider. Il progetto è parte della convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (United Nations Framework Convention on Climate Change). Tale Convenzione è un trattato ambientale internazionale adottato durante la Conferenza sull’ambiente e lo sviluppo tenutasi a Rio de Janeiro nel 1992, entrata in vigore il 21 marzo 1994 e ratificata da 196 Paesi. Firmandola, la Global Esports Federation si impegna a garantire che il settore degli esports si metta “sulla strada per un futuro a basse emissioni di carbonio”.
L’accordo quadro si fonda su cinque principi fondamentali, un vero e proprio manifesto per la difesa dell’ambiente: la promozione di una maggiore responsabilità ambientale; la riduzione dell’impatto climatico complessivo degli esports e dello sport; la promozione di un consumo sostenibile e responsabile; l’educazione all’azione per il clima e la promozione dell’azione per il clima attraverso le comunicazioni.
Gli esports e il gioco sono potenti piattaforme di connessione, per creare consapevolezza e per generare impatto nella lotta al cambiamento climatico, in tutte le parti del variegato ecosistema – ha dichiarato Paul J. Foster, ceo della Global Esports Federation-. L’adesione a “Sports for Climate Action” segna un grande balzo in avanti per la comunità mondiale degli esports nella lotta al cambiamento climatico. Riaffermiamo il nostro impegno a contribuire a comunità sostenibili in tutto il mondo – ha proseguito Foster – e chiediamo ai nostri membri di aiutare e guidare gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite con azioni concrete”.
D’altronde, come notato dal segretario esecutivo dell’UNFCCC, Patricia Espinosa, lo sport tocca ogni settore della società e questo pone le organizzazioni sportive e gli atleti in una posizione unica nella lotta contro il cambiamento climatico. Il primo passo, neanche piccolo, è stato fatto, ma il finale della storia resta ancora tutto da scrivere.