ESL Gaming e Guinevere Capital hanno annunciato una nuova partnership che li porterà a collaborare per la realizzazione di una nuova Oceanic League di League of Legends per il 2021 dopo l’abbandono di Riot Games alcune settimane fa. Nonostante un anno di successi, inclusa la splendida prestazione dei Legacy Esports ai Worlds 2020 come rappresentanti dell’Oceania, e sempre più giocatori scelti dalle leghe professionistiche del Nord America e dell’Europa, Riot Games aveva deciso di chiudere la propria sezione di Sydney e contestualmente l’operatività di un campionato ritenuto non sostenibile nel lungo periodo.
Il futuro della regione sembra adesso essere affidato a ESL e Guinevere Capital le quali, insieme a otto delle organizzazioni partecipanti alla scorsa edizione dell’OPL, creeranno una nuova lega competitiva per soddisfare sia le esigenze degli spettatori della regione, rimasti orfani di una competizione locale, che le richieste dei giocatori competitivi, senza più un percorso chiaro e un obiettivo da raggiungere. Riot Games ha concesso a ELS e Guinevere Capital una licenza di tre anni per gestire l’operatività competitiva della regione con l’opzione di estenderla per altri tre.
Una vera e propria scommessa quella di ESL che crede fortemente nella scena oceanica, come ha raccontato Nick Vanzetti, responsabile ESL per la regione Asia, Pacifico e Giappone: “Dal produrre il primo torneo ufficiale sui server dell’Oceania fino ad aiutare a realizzare le prime OPL Finals ai Melbourne Esports Open, il team di ESL è in realtà sempre stato presente nella scena competitiva oceanica di League of Legends. Così quando ci siamo resi conto di avere l’opportunità di costuire da zero una nuova lega e creare nuove opportunità per i giocatori di League in questa regione abbiamo colto la palla al balzo.”
Sicuri di essere in buone mani anche i team, rappresentati da Sean Callanan, proprietario dei Gravitas: “Dal punto di vista di un team, come gruppo, siamo elettrizzati alla prospettiva di lavorare insieme a ESL e Guinevere Capital per sviluppare una nuova lega competitiva per tutti i fan e gli appassionati di League in Oceania. Tutti gli otto team coinvolti sono pronti a dare il proprio contributo per costruire un ecosistema più forte e sostenibile. Nonché a rinnovare tutte le nostre rivalità sulla Landa degli Evocatori.”
La concessione di Riot Games è in controtendenza rispetto a quanto fatto negli ultimi anni, puntando a un costante accentramento del potere decisione in merito alle varie competizione internazionali. Clamoroso fu il caso dell’LCK, il campionato coreano passato in totale controllo di Riot sia lato organizzativo che sul lato della gestione dello streaming. Rimangono tuttavia alcuni punti da sciogliere per la futura OPL, uno su tutti: farà parte del circuito ufficiale competitivo? Una questione significativa perché comporterebbe la possibilità per le squadre della regione di qualificarsi per gli eventi internazionali senza dover disputare ulteriori tornei. Possibilità che invece era stata prospettata dalla stessa Riot Games nel primo annuncio.