In modo del tutto simile a come siamo stati abituati a osservare nel mondo, gli esports sono ormai un fattore che contribuisce in modo significativo allo sviluppo e alla crescita del mercato dei videogiochi. Pur rappresentando un mondo a sé stante, i videogiochi competitivi rimangono una nicchia nell’immenso globo dei videogames. Il suo peso, tuttavia, è sempre più ingombrante e soprattutto incisivo nelle dinamiche di mercato.
Non fa eccezione l’Italia, anzi. Alla Milan Games Week è arrivata la conferma che i tornei e le competizioni esports anche nel nostro paese possono essere un ottimo traino per le rassegne videoludiche. Sia chiaro: è ancora lontana l’idea che gli avventori di una rassegna come Milan Games Week vengano appositamente per gli esports e non siano, piuttosto, di passaggio, preferendo i padiglioni dedicati ai videogames nudi e crudi. Solo una piccola parte degli utenti decide oggi di pagare il biglietto per assistere alle competizioni, ignorando in parte o del tutto la componente videoludica. Eppure è una piccola componente che aumenta anno dopo anno, trascinando con sé anche curiosi e timidi appassionati. Ne sono dimostrazione le arene piene, sia l’Adidas Arena realizzata in collaborazione con PG Esports che la ESL Arena, realizzata da Pro Gaming Italia con Vodafone e Omen HP.
È in questo filone che si inserisce la forza del brand della Milan Games Week, l’unica fiera dopo Lucca Comics&Games che ha saputo trovare il giusto equilibrio tra gaming e esports. Un brand che ha saputo dare spazio anche agli sviluppatori e aziende italiani. L’edizione 2019 ha registrato ben 150 espositori nell’area dedicata, 60 titoli presentati al pubblico durante la fiera, di cui 20 in anteprima assoluta.
“Cresciuta nel tempo, la manifestazione ha registrato di anno in anno sempre nuovi record di visitatori ed è oggi un appuntamento imperdibile sia per gli appassionati sia per i brand che, in veste di sponsor e investitori, vogliono alimentare e consolidare la relazione con i target più giovani e fluidi. Su tutti TIM, title sponsor della manifestazione; Radio 105, radio ufficiale; e Intesa Sanpaolo, partner istituzionale”. AESVI – Comunicato Stampa Ufficiale
Gran parte del merito è indubbiamente di AESVI, Associazione Editori e Sviluppatori Videogiochi Italiani, che negli anni passati ha svolto un ottimo lavoro sia internamente, con il coinvolgimento di sempre più attori del panorama videoludico, in ultimo le principali realtà del settore esports italiano con la creazione di AESVI 4Esports, che esternamente, promuovendo in modo ottimale e capillare il videogioco Made in Italy, insieme alle varie aziende che navigano nell’indotto dell’industria. Un apporto significativo per il successo della Milan Games Week è giunto contestualmente anche da Fandango Club, esecutore materiale, produttore e organizzativo della Milan Games Week. Una proprietà quasi di fatto che nei giorni scorsi si è concretizzata anche a livello societario: AESVI ha infatti annunciato di aver ceduto il brand MGW proprio a Fandango.
Una notizia che potrebbe destare sorpresa ma che, in realtà, sembra la mossa migliore per entrambi. Il Gruppo Fandango, fondato da Marco Moretti e Michele Budelli, rispettivamente presidente e amministratore delegato, vanta ormai sedici anni di esperienza nel settore dell’organizzazione di eventi, in modo del tutto trasversale. Nel 2018 il fatturato dell’azienda è stato di 14 milioni di euro con una crescita percentuale a doppia cifra e pronto a raggiungere i 18 milioni alla fine del 2019 con 120 dipendenti.
L’acquisizione del brand Milan Games Week certifica semplicemente l’ottima gestione aziendale del Gruppo che diventa così proprietaria a tutto tondo della fiera italiana che si pone l’obiettivo di diventare il punto unico di riferimento per i tutti i gamer e appassionati di videogiochi. È poi necessario aggiungere che nella stessa Fandango è presente la sua sezione dedicata ai videogiochi competitivi, la controllata PG Esports: azienda che, sempre nel 2019, ha registrato ricavi per 4 milioni di euro, quasi tutti provenienti da sponsorizzazioni.
Dati alla mano l’acquisizione operativa e societaria del marchio Milan Games Week da parte del Gruppo Fandango sembra quasi un passaggio naturale nell’evoluzione della fiera e dell’azienda stessa. Da sottolineare, poi, che in tal modo AESVI avrà un’incombenza in meno e molte più risorse da dedicare alla promozione del videogioco italiano sia all’estero che entro i confini nazionali, puntando ancora di più su una corretta informazione, spesso distorta dai media, ed educazione riguardo i videogames. E, ovviamente, con un occhio di riguardo anche agli esports, tramite la neonata sezione sopra citata, e sul messaggio di sana competizione e attività organizzate che i videogiochi competitivi dovrebbero trasmettere al pubblico.