Un grande risultato per la squadra, soprattutto se si considera che la rappresentanza femminile negli esports di PUBG Mobile – come pure nell’intero settore – è molto bassa. Non ci sono state molte giocatrici a competere ai più alti livelli.
Si chiamano Goddess Sirens, vengono dalla Francia e si sono appena qualificate per la seconda stagione della PMPL Western Europe (PUBG Mobile Pro League). Dal 5 al 24 ottobre le vedremo gareggiare per contendersi una quota del montepremi della prestigiosa competizione. Le Goddess Sirens fanno parte dell’organizzazione esports svedese Godsent e sono una squadra tutta al femminile.
Per entrare nelle PMPL Western Europe hanno dato il massimo, giocando molto bene: nelle sedici partite del PMCO France (PUBG Mobile Club Open France) si sono piazzate prime in cinque occasioni. Nelle ultime tre partite del Club Open si sono invece classificate rispettivamente seconde, prime e ancora prime, per un totale di 193 punti.
La loro non è la prima squadra tutta al femminile ad aver avuto accesso alla Pro League. Lo scorso anno ce l’avevano fatta anche le Powerpuff Girls, che però poi sono arrivate ultime. In linea di massima, comunque, la rappresentanza femminile nelle competizioni esports di PUBG Mobile è molto bassa. Poche le giocatrici arrivate a competere ai massimi livelli.
Un nome che si è distinto tra le donne è Maureen “Alice” Gabriella, una player professionista indonesiana chiamata a gareggiare con i Bigetron Red Aliens, campioni del mondo 2019. Tencent ha anche organizzato un torneo femminile per PUBG Mobile nel sud-est asiatico. Ma nessuna delle squadre o delle giocatrici emerse da questa competizione è riuscita ad arrivare ai livelli più alti.