Wuhan, la metropoli cinese divenuta tristemente famosa come il luogo da cui è partita l’epidemia mondiale, sarà una delle sei città cinesi che ospiteranno il City Tour dei Campionati Mondiali di League of Legends 2021.
É stato nientemeno che il sindaco della città a dare la notizia in una cerimonia ospitata dalla società eSport People e dal governo di Wuhan. All’evento hanno partecipato più di cento dirigenti, esperti e funzionari governativi cinesi che si occupano di videogiochi, tra cui lo stesso sindaco di Wuhan Yongwen Chen e Jizhong Wei, vice presidente della Global Esports Federation (GEF).
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Chen ha tenuto il suo discorso durante la China Esports Annual Ceremony svelando la grande notizia sulla città che rappresenta: “Renderemo Wuhan la nuova Mecca delle competizioni eSportive. Cercheremo di gestire con successo i Campionati mondiali di League of Legends e importeremo più tornei di videogiochi competitivi internazionali in città”, ha detto.
TJ Sports, la società che gestisce i Mondiali, e Riot Games non hanno ancora annunciato ufficialmente le città che ospiteranno i Worlds 2021 ma le due hanno confermato che sarà Shenzhena ospitare la finalissima. Nelle precedenti competizioni mondiali, il tour della città comprendeva sei megalopoli che quest’anno, come doveva essere l’anno scorso, saranno tutte in Cina.
La mossa di Wuhan è strategica per diverse ragioni sia sociali che economiche. La città cinese è conosciuta in tutto il mondo come il ground zero della pandemia da Covid 19 e avrà bisogno di diversi anni per rimettere insieme la propria reputazione. L’opportunità di ospitare una tappa dei mondiali di LoL è prima di tutto economica: lo scorso anno a causa del Covid tutti gli eventi dal vivo della scena eSport sono stati cancellati tranne le finali dei Worlds di League fo Legends.
A Shanghai infatti, la situazione era abbastanza sotto controllo da permettere a 6000 fortunati di provare a vincere un biglietto per l’evento. I viaggi internazionali erano ancora vietati ma questo non ha fermato 500mila cittadini cinesi dal provare a ottenere un ingresso. Nel caso il turismo dal resto del mondo fosse vietato, Wuhan ha a disposizione un bacino di utenti interno che riempirà i suoi stadi, i suoi ristoranti e i suoi alberghi.
Ci vorrà ben più di un mondiale di un videogioco (anche se è l’evento gaming più seguito del pianeta) per far dimenticare al mondo le origini del Covid ma il governo della città sta puntando ai giovani per ri-brandizzare la città. Vedere i migliori team al mondo scontrarsi a Wuhan tra celebrità, fuochi d’artificio e spettacolarità certamente darà alla città nuovo lustro soprattutto se, come speculano gli analisti, i mondiali si terranno a fine settembre, periodo in cui il Covid è ancora tenuto a bada dal caldo estivo.
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