League of Legends è uno dei videogame più giocati e amati, oltre a essere uno degli eSports più seguiti al mondo. Nel 2018 è iniziato un periodo di grandi cambiamenti per il MOBA targato Riot Games, con ricadute anche nel nuovo anno.
IL NUOVO CAMPIONATO – Il 18 gennaio, infatti, ha ufficialmente preso il via il nuovo campionato europeo di LoL. La scena europea si è rifatta il look, mutando nome e simbolo. Il vecchio EU LCS, basato su promozioni e retrocessioni, ha lasciato il posto al LEC (League of Legends European Championship), fondato invece sul sistema delle franchigie. E il classico logo è stato abbandonato e sostituito dalla corona stilizzata che indosserà il vincitore della prima edizione del LEC.
LE LEGHE REGIONALI – Questa mega competizione suddivisa in due split, primavera ed estate, rappresenta il livello più alto di LoL in Europa. Ma, al di là di essa, Riot Games e un gruppo di terze parti si sono date da fare per costruire una rete multinazionale di campionati regionali, tutti con i propri tornei di mezza stagione.
I PUNTI DI FORZA DELLE LEGHE – Questi campionati minori non hanno ovviamente lo stesso impatto e potenziale del LEC, ma è comunque fondamentale che puntino alla stabilità finanziaria. Oltre a essere un vivaio per far crescere i futuri talenti, un sistema competitivo multilivello può portare vantaggi commerciali, attraendo marchi finora troppo cauti per investire sulla punta della piramide.
COME NASCONO LE LEGHE – L’attuale struttura dei campionati minori, deriva da una decisione presa da Riot Games a ottobre del 2017. Pare infatti che in quel periodo la casa madre di LoL stesse pensando di suddividere l’EU LCS in quattro regioni, con una struttura competitiva molto simile all’UEFA Champions League di calcio. Quell’idea originale ha posto le basi per la nascita dei campionati regionali.
IL SISTEMA SPIEGATO – Ma come funziona e come è strutturato questo sistema di leghe minori? Innanzitutto, ogni anno si tengono due competizioni continentali ai massimi livelli, gli European Masters: una in primavera (spring split) e una in estate (summer split). Esistono poi 13 campionati regionali europei di LoL, ognuno dei quali ottiene almeno uno posto garantito al torneo degli European Masters.
LE PARTNERSHIP – Riot Games non gestisce le competizioni da sola, ma si avvale di una serie di partner interessati o attivi nel settore degli eSports. Se vorranno elevare il livello delle leghe regionali fino a uno status professionale e offrire maggiore stabilità a squadre, giocatori e altri professionisti, Riot e i suoi partner dovranno creare sempre più valore per il pubblico e gli sponsor locali.
A SUPPORTO DEL TALENTO – Il sistema multilivello creato da Riot in Europa, che parte dalle leghe regionali per arrivare agli European Masters e infine al LEC, rappresenta per tanti giocatori locali l’unica speranza di competere un giorno sul palco di una grande arena. Ed è solo supportando le leghe minori che sarà possibile dare ai migliori talenti la possibilità di intraprendere una carriera professionistica negli eSports.