Un’interrogazione al Ministro dell’economia e delle finanze chiede lumi sui sequestri delle sale lan e sulla possibilità di farle tornare operative.
“Sta suscitando interesse la chiusura delle sale esports ed il sequestro di apparecchi come i pc-gaming per praticare ‘sport elettronici’ su videogiochi competitivi. Notizie di stampa riferiscono di un sequestro preventivo di Adm, all’eSport Palace di Bergamo e a un numero ancora sconosciuto di sale lan, che offrono la possibilità di giocare ai summenzionati pc-gaming”. Inizia così l’interrogazione che i deputati leghisti Daniele Belotti, Giulio Centemero, Laura Cavandoli, Gianluca Cantalamessa, Silvia Covolo, Francesca Gerardi, Alberto Gusmeroli, Alessandro Pagano, Alberto Ribolla, Leonardo Tarantino e Antonio Zennaro hanno inoltrato al ministro delle Finanze, Daniele Franco, e che a breve verrà discussa in commissione finanze alla Camera, in merito ai fatti accaduti nei giorni scorsi in seguito all’esposto presentato da Sergio Milesi, della Led srl.
“I controlli”, ricorda infatti l’interrogazione, “sono scattati dopo l’esposto di un’azienda di Brescia che gestisce sale giochi, manifestando le sue perplessità circa l’effettiva trasparenza della conduzione di un’attività come sale giochi lan e arene esports, quindi utilizzate per aggirare la normativa vigente in materia di gioco lecito; per contro, Ak Informatica, la società che ha allestito l’eSport Palace, ha definito infondata l’accusa dei computer come potenziali macchine per il gioco d’azzardo, poiché i computer in uso prevedono titoli già posseduti dai giocatori, credenziali, e connessi ad una rete che blocca ogni tentativo di accesso ai siti rischiosi”.
“L’Adm è incaricata di verificare la conformità con la normativa applicabile ai giochi con vincita in denaro e agli apparecchi da intrattenimento senza vincita in denaro. La vicenda rischia di compromettere un settore di intrattenimento in forte crescita soprattutto per il ruolo che riveste nell’associazionismo giovanile e il cui indotto, anche lavorativo, potrà avere sensibili ripercussioni”.
“Predette attività, inoltre, sono anche luoghi di aggregazione per tornei, eventi o vere e proprie clubhouse per squadre impegnate nei vari campionati (p.e. l’eSport Palace di Bergamo è sede della sezione eSport dell’Atalanta). Appaiono, dunque, inopportune le disposizioni all’uopo adottate, ovvero di chiusura temporanea degli esercizi da 30 a 60 giorni nonché l’applicazione di sanzioni da 5.000 a 50.000 euro: solo a Bergamo, infatti, hanno sigillato 37 apparecchi presenti in uso, per un totale di circa 200.000 euro di multe, mettendo in seria difficoltà le attività interessate”.
“Per gli interroganti, stante la carente cornice normativa di riferimento, c’è il paventato rischio di confondere un’attività sportiva con un’attività di gioco con vincita”.
A questo i deputati chiedono al ministro Franco “se non ritenga opportuno sospendere eventuali sanzioni in attesa di chiarimenti atti a risolvere le criticità interpretative e applicative rispetto al caso concreto sopradetto, sì da scongiurare futuri contenziosi e, al contempo, non precludere alle medesime attività la legittima presenza nel settore ludico-ricreativo“.