Il Comitato olimpico internazionale è alla ricerca di un Esports and Gaming Intern da integrare nella macchina organizzativa.
Uno stage di 12 mesi in ambito esports all’interno del Cio, ovvero il Comitato Olimpico Internazionale. Una possibilità concreta, oltre che un segnale positivo in vista delle Olimpiadi di Parigi in programma nel 2024, dove gli sport elettronici potrebbero addirittura figurare tra le discipline (in maniera sperimentale, ndr). C’è, infatti, una carica vacante nella macchina organizzativa che porterà alla manifestazione a cinque cerchi: quella di Esports and Gaming Intern. Il candidato dovrà supportare gli sforzi del Comitato Olimpico nell’identificare e sfruttare le opportunità strategiche dell’esports. Non solo per uno sviluppo all’interno del Cio stesso, ma soprattutto per le strategie commerciali.
Le competenze
Nello specifico, ovviamente, dovrà svolgere anche altri compiti. Assistere nella gestione di progetti, eventi e attività legati allo sviluppo degli sport elettronici. Supportare le richieste delle Federazioni Internazionali (Fi), dei Comitati Olimpici Nazionali (Cno), dei Comitati Organizzatori dei Giochi Olimpici (Ocog) e di altre organizzazioni interessate alle Olimpiadi. Coordinare la ricerca in corso per supportare gli atleti esports nelle seguenti aree: benessere, integrità, carriera, finanza, voce e prestazioni. Coordinare i diversi dipartimenti e unità del Cio (Sport, Brand, Marketing, Legale, Sviluppo aziendale, Digitale) per garantire un’erogazione fluida ed efficiente delle attività di esports e gaming. Raccogliere informazioni di intelligence, nonché nuove tendenze e opportunità. Un lavoro, dunque, in cui non ci si annoia sicuramente.
I requisiti da soddisfare per il Cio in campo esports
Ci sono, però, una serie di requisiti da soddisfare. La laurea in economia e la familiarità con il Movimento olimpico, mentre aver lavorato già per un ente sportivo può essere un fattore determinante. Alla base deve esserci anche una conoscenza dell’inglese molto approfondita, così come il francese. In attesa di una svolta decisiva, gli appassionati restano a guardare. Vedere l’esports alle Olimpiadi non è più utopia, ma una serie di precisazioni in merito sono necessarie. Sicuramente tra Parigi 2024 e Los Angeles 2028 non vedremo League of Legends o Counter Strike sotto i cinque cerchi. Il Cio darà spazio ai soli “sport virtuali”, ai quali si fa riferimento proprio alle simulazioni sportive.