In occasione degli Stati Generali del Mondo del Lavoro dello Sport si sono tenuti anche due panel, giovedì 10 settembre, con argomento gli esports a cura dell’Osservatorio Italiano Esports. In particolare durante l’intervento pomeridiano è stata presentata la ricerca promossa da Demoskopea Consulting, pensata e realizzata proprio per i membri dell’OIES. A raccontare la ricerca sul mondo del gaming competitivo italiano è stato Andrea Bertini, CEO e Founder presso Demoskopea Consulting, dipingendo un quadro molto preciso e puntuale della tipologia di persone appassionate di esports. Secondo i dati estrapolati da un campione di 1.000 soggetti intervistati, di età compresa tra i 18 e i 64 anni, sarebbero 22,8 milioni gli italiani che conoscono i videogiochi competitivi, ovvero in percentuale il 62% della popolazione di tale fascia d’età con una maggiore concentrazione nel centro-sud Italia.
Andando più a fondo nella descrizione degli interessi degli intervistati, il 50% di essi ha in particolare una conoscenza sui titoli di calcio, come FIFA e PES, con una penetrazione di consumo degli stessi che arriva fino al 35%.
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Demoskopea non si è fermata a questo semplice dato e ha indagato ulteriormente in profondità: scoprendo che il coinvolgimento attivo negli esports è maggiore tra i tifosi di Juventus e Inter (quest’ultima gode ad esempio di una collaborazione con l’organizzazione esports di Luca Pagano, il Team Qlash, recentemente entrata nell’OIES), mentre appaiono più distaccati quelli del Milan. Proseguendo emerge che i tifosi bianconeri e interisti sarebbero quelli più interessati ad assistere alle competizioni virtuali: in generale sono 13,7 milioni di persone, di cui 3,5 mostrano un forte interesse.
Prosegue inoltre anche nel mondo degli esports il classico connubio italiano tra calcio e motori. Dopo il calcio sono proprio le competizioni virtuali a tema motoristico le più seguite e che presentano maggior interesse da parte degli intervistati. Aiuta, indubbiamente, che i campioni in carica dei due principali titoli di motor-esports siano italiani e che competano per le più famose scuderie nazionali: Andrea “Andrewzh” Saveri con la Ducati per la MotoGP Esports Championship e David “Tonzilla” Tonizza con la Ferrari nella F1 Esports Series. In totale sarebbero circa 8 milioni le persone interessate a seguire le competizioni motoristiche digitali, pari al 24% della popolazione tra i 18 e i 24 anni. Addirittura la metà di essi dichiara di aver già seguito diverse competizioni sulle varie piattaforme streaming.
Andrea Bertini ha poi concluso sentenziando la crescita certificata del mercato esports in Italia: “Il fenomeno della crescita verticale della conoscenza e il consumo ormai di massa degli Esports evidenziano che ormai anche in Italia il mercato di questa forma di intrattenimento è in chiaro sviluppo. Dallo studio emerge chiaramente che la domanda è solida e strutturata e l’aspettativa continuerà a svilupparsi, con andamento organico anche in periodi ‘normali’. Dal lato dell’offerta c’è ancora molto da fare. In primis far percepire il tutto come uno sport e non come gioco. Cosa che invece non appare ancora acquisita”.
Quello di Demoskopea Consulting è un lavoro che va oltre i risulati ottenuti e permette di dare informazioni utili per districarsi nella giungla italiana dell’esports: un settore in cui è difficile entrare, anche poco regolamentato e complicato da decifrare per chi non ne ha una conoscenza approfondita. In tal senso lavora anche l’Osservatorio Italiano Esports, promotore della ricerca, interventuo sia con Luigi Caputo che con Enrico Gelfi, fondatori dell’OIES, durante la giornata dedicata agli esports: “Il lavoro di ricerca promosso dall’OIES sta portando alla luce dati interessanti. Questa attività è di primaria importanza per l’avvicinamento delle aziende agli Esports. Conoscere i dati e il target degli appassionati in profondità è alla base dello sviluppo dell’intero movimento italiano. L’OIES è diventato un punto di riferimento per gli stakeholder che vogliono comprendere questo mercato. Insieme ai nostri partner specializzati in ricerche diffonderemo sempre di più la conoscenza del settore”.
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