Da giovedì 25 a domenica 28 gennaio, affluenza record alle postazioni di gioco della Lnd eSport prese d’assalto dagli appassionati di tutte le età durante Rome Videogame Lab 2024.
Si è conclusa nel migliore dei modi la sesta edizione del Rome Videogame Lab, il festival nazionale degli Applied Games che quest’anno si è svolto nel magnifico Auditorium della Capitale firmato Renzo Piano. Nuova location in luogo della tradizionale sede di Cinecittà. Al centro della kermesse, la relazione tra “Realtà e simulazione”, affrontata attraverso un ricco programma di talk, contest, lectio magistralis ed esperienze immersive nella realtà virtuale. Tanti gli esperti del settore, sviluppatori, artisti, e cosplay, che hanno partecipato alle attività.
I giochi come strumento di aggregazione
Tra le realtà presenti anche il calcio virtuale promosso dalla Lnd eSport che ha messo a disposizione dei visitatori sei postazioni di gioco EA Sports FC 24 su PlayStation per l’intera durata della manifestazione. Da giovedì scorso il point della Lega Nazionale Dilettanti è stato letteralmente preso d’assalto da appassionati di ogni età a conferma di quanto il gaming, vissuto insieme agli altri, rappresenti uno strumento utile alla socializzazione al pari di quelli tradizionali.
Esports tema centrale
Nell’ambito dei talk e delle conferenze, un confronto di grande rilevanza dal titolo “Il calcio virtuale come strumento di inclusione sociale: opportunità, sviluppi e stato dell’arte nelle attività promosse dalla FIGC – Lega Nazionale Dilettanti”. A moderare la tavola rotonda è stata la giornalista della Gazzetta dello Sport Daniela Cursi, che ha saputo condurre il dibattito con grande professionalità e competenza. Il panel dei relatori ha presentato illustri figure del panorama calcistico, e-sportivo ed istituzionale, ognuno dei quali ha contribuito a fornire una prospettiva unica sulla tematica trattata, dall’aspetto sportivo a quello psicologico, fino alle opportunità di business legate all’esports. La discussione ha quindi affrontato elementi di grande rilevanza, mettendo in luce come anche il calcio virtuale può rappresentare un valido strumento di inclusione sociale.
Le dichiarazioni
È stato reso noto, inoltre, che ben 3.500 partecipanti prendono parte alle competizioni di calcio virtuale 11 contro 11, in rappresentanza delle Società di calcio reali che fanno parte del panorama dilettantistico: uno degli aspetti più significativi emersi durante l’evento. “Quando in LND mi venne proposto di avviare delle attività legate al calcio virtuale – ha dichiarato Santino Lo Presti, presidente della Commissione LND eSport – da dirigente scolastico quale sono, mi posi il problema che hanno molti adulti quando si tratta di giovani e videogiochi ossia il rischio di isolamento”
“Ben presto – ha aggiunto – mi resi invece conto che, anche grazie al nostro format che prevede di giocare in 11 contro 11, la dimensione della squadra, dello stare insieme nel rispetto dei valori fondanti dello sport erano rispettati. Rimasi favorevolmente colpito dalla possibilità di coinvolgere, in nome dell’amore per il calcio, tutti coloro che per diversi motivi non possono calcare un campo da gioco in erba. La possibilità di avere squadre miste con ragazzi e ragazzi, oltre a genitori e figli. Anche l’aspetto dell’appartenenza veniva rispettato dal dover rappresentare Società calcistiche affiliate alla Lnd”.