Alcuni deputati pentastellati prendono posizione sul problema sale lan annunciando un incontro con il direttore di Adm “per approfondire le problematiche e lavorare alla loro soluzione”.
“Il settore del gaming rappresenta un vero e proprio segmento produttivo nel nostro Paese, ma va rimarcato che gli esport non hanno ancora una legislazione adeguata”. Così un gruppo di deputati del Movimento 5 stelle, che con una serie di post pubblicati sui social hanno dimostrato di aver preso posizione sulla questione delle tre sale lan sequestrate.
Il deputato Luca Carabetta, sottolineando il fatto che “le sale Lan non sono sale slot, corretto assolvere a controlli conseguenti a segnalazioni ma prima di porre i sigilli a questi luoghi di socialità bisogna assicurarsi di dargli la possibilità di lavorare, semmai colmando eventuali vuoti normativi. Si tratta di luoghi molto differenti dalle sale slot, in cui la presenza di videogiochi rappresenta un modo per attrarre la clientela più giovane, non per fare profitti”.
Continua, Carabetta, spiegando che “abbiamo ricevuto diverse segnalazioni dai nostri territori e abbiamo deciso di muoverci immediatamente mettendoci in contatto con la sala di Bergamo che ha ricevuto uno dei primi sequestri delle attrezzature della loro sala Lan, e a seguire con il loro legale. Secondo l’Adm, in questi luoghi potrebbe essere venuto meno il rispetto delle procedure e delle norme di legge. Restano però lacune normative abnormi in questo settore, legato indissolubilmente alla transizione digitale”.
Conferma la movimentazione interna anche il senatore Giorgio Fede, comunicando di aver “organizzato un incontro sul tema coinvolgendo circa 13 parlamentari delle commissioni 10^ di Camera e Senato, con i coordinatori dei Comitati nazionali M5S competenti, il Comitato per la transizione digitale Luca Carabetta ed il Comitato per le politiche giovanili Vittoria Baldino e sono in contatto con il Ministro Fabiana Dadone”.