“Gli esport sostituiranno gli sport tradizionali come primo canale di acquisizione utenti per le società di gioco”, secondo il Ceo di Luckbox, Quentin Martin: mentre la sua società si sta preparando a diventare la seconda azienda di scommesse sugli esports quotata in borsa. Spiegando che le principali società di gioco d’azzardo hanno bisogno degli scommettitori di esports per poter acquisire le generazioni più giovani.
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Con quasi tutti gli eventi sportivi tradizionali interrotti dalla pandemia di Covid-19 e casinò terrestri costretti a chiudere per mesi in diverse giurisdizioni in tutto il mondo, l’industria degli esport è emersa come uno dei pochi settori in cui prosperare, grazie al fatto che poteva continuare a offrire eventi online. Al punto che, stando a quanto rilevato dalla piattaforma di scommesse Luckbox, il mese scorso le scommesse totali su questo segmento sono aumentate del 500 percento rispetto all’inizio del lockdown.
Un buon viatico per la società che si sta preparando a vedere il proprio titolo pubblicato sulla Tsx Venture Exchange, la borsa valori del Canada, dopo aver firmato una lettera di intenti con la società di pool di capitali Elephant Hill.
Per Martin, che ben conosce l’industria del gioco e delle scommesse, avendo ricoperto diverse posizioni dirigenziali presso The Stars Group per oltre 8 anni, il connubio fra esport e scommesse è però destinato a continuare a lungo e a svilupparsi nel tempo. Come spiegato in un’intervista concessa a YogoNet.co, una delle grandi tendenze, in questo momento, è rappresentata dall’aumento delle puntate su Fifa e Nba2K, che costituivano meno dell’1 percento del volume delle scommesse prima della crisi e che ora rappresentano tra il 10 e il 20 percento a seconda dell’operatore. Un impulso, secondo l’esperto, che proviene dagli scommettitori sportivi tradizionali, poiché emigrano attraverso i giochi su cui ritengono più facilmente scommettere. E anche se dopo la crisi quei giochi potrebbero diminuire un po’, secondo Martin il resto rimarrà sullo stesso livello e continuerà a crescere secondo il tasso pre-pandemico.
Per quanto riguarda la loro quotazione in borsa come seconda società di scommesse sugli esports della storia, il Ceo spiega di voler fare alcune acquisizioni strategiche nei prossimi mesi: e poiché la creazione di quote è l’unico segmento che Luckbox non gestisce internamente in questo momento, dovrebbe essere quello l’oggetto del prossimo “deal”, che si completerà nei prossimi tre o sei mesi.
Martin spiega inoltre le sfide tecnologiche che le grandi aziende di gioco d’azzardo devono affrontare avendo bisogno di scommettitori sugli esport per poter acquisire le generazioni più giovani. In tal senso, spera di annunciare un accordo di business nei prossimi tre o sei mesi, “non molti, forse due o tre, con alcuni dei più grandi giocatori nello spazio di gioco per diventare i loro partner su misura su integrazioni profonde, e noi “cresceremo da lì”.
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