Marvel Rivals sta godendo di un successo planetario in questo momento. Erano anni che un videogioco live service non riusciva a debuttare con un così grosso numero di giocatori e a tenerseli nei mesi successivi. Sull’onda di questo successo, già a dicembre c’è stato un primo torneo competitivo, il Marvel Rivals Championship Season 0, e l’otto marzo partirà il Marvel Rivals Championship Season 1, una competizione multi-regionale e multi-input.
Le regioni competitive, infatti, non saranno divise solo geograficamente ma anche per periferica a saranno: China PC, North America PC, North America Console, Europe PC, Europe Console, Asia PC e Asia Console, ciascuna con un montepremi di 14,500 dollari. Viste le fortissime similitudini, sia in termini di personaggi sia di meccaniche, a Overwatch 2, la stragrande maggioranza dei videogiocatori competitivi di Rivals sono ex professionisti dello sparatutto Blizzard che, vista la popolarità del nuovo titolo, hanno deciso di investire in Rivals.
L’interesse verso questo ecosistema competitivo c’è, e viene sia dal mondo dei content creator (xQc ha fatto moltissime visualizzazioni durante l’ultimo Twitch Rivals dedicato al gioco) sia da quello delle organizzazioni più blasonate. Shroud, uno degli streamer di videogiochi competitivi e sparatutto più famosi al mondo, ha già confermato di stare lavorando per mettere in piedi un’organizzazione dedicata a Marvel Rivals mentre diversi team blasonati, tra cui Virtus Pro, Fnatic, Luminosity, OG e Twisted Minds, hanno deciso di investire.
Per loro è stata addirittura creata una nuova competizione invitational, il Marvel Rivals Invitational EMEA, che già dal 28 febbraio vede Virtus Pro, Fnatic, Luminosity, OG, Twisted Minds, DUSTY, ECSTATIC e il roster francese Team Peps competere per i 100mila dollari di montepremi.
I Virtus Pro hanno già un team fatto e finito che è composto da William ‘SparkR’ Andersson, Philip ‘phi’ Handke, Mikkel ‘Sypeh’ Klein, Arthur ‘dridro’ Szanto e Andreas ‘Nevix’ Karlsson, tutti ex pro di Overwatch che facevano parte del TeamCats. Dell’impegno dei Fnatic in questo gioco, invece, sappiamo l’esistenza grazie a un teaser pubblicato sui loro social a cui ha fatto seguito l’annuncio del roster completo.
Le ragioni dell’investimento sono semplici: il gioco ha una popolarità incredibile con una media di 200mila giocatori contemporanei solo su Steam ogni giorno e un picco, registrato a fine gennaio, di oltre 600mila, sempre sulla piattaforma Valve. La competizioni che si sono tenute fino ad ora, però, non hanno riscosso un successo grandissimo secondo i numeri che troviamo su EsportsCharts, ma sono state di piccolo calibro e portata.
La prossima stagione competitiva saprà dirci se queste organizzazioni pioniere ci hanno visto giusto o se, come molti utenti fanno notare, il gioco non è ancora pronto per essere un esports per via dei suoi eroi molto simili tra loro (e a quelli di Overwatch), delle mappe distruggibili e poco variabili e di qualche problema tecnico che ancora affligge la versione per Pc.