Fan degli strategici e della Marvel, è il vostro momento per salvare l’umanità.
Per gli appassionati dello studio di sviluppo Firaxis (gli inventori del genere strategico a turni) Marvel’s Midnight Suns potrebbe essere semplicemente descritto come: “XCOM con i supereroi e un pizzico di ruolistica” e questo basterebbe a farli correre a comprarlo. Visto che dall’uscita del gioco è passato un po’ (scusateci, le recensioni si accumulano) e i fan di XCOM hanno già detto la loro, noi abbiamo deciso di approcciare la critica a questo titolo da un punto di vista differente provando a rispondere a una domanda: dopo tanti tentativi falliti, siamo finalmente davanti a un buon videogioco AAA per i fan della Marvel? La risposta non è così semplice.
Nel fumetto a cui è ispirata la storia di questo videogioco, i Midnight Suns si chiamano Sons, con la O, quindi “figli”, non “soli”, e la loro missione è quella di sconfiggere Lilith, la madre dei demoni intenzionata a conquistare la terra con il suo esercito. La trama del videogioco è ispirata a quel fumetto ma riadattata non solo per includere gli Avengers oltre i 4 Sons originali (Ghost Rider, Jonny Blaze, Blade e Morbius) ma anche per dare un senso al personaggio del giocatore: un eroe completamente nuovo di cui è possibile scegliere l’aspetto e far evolvere i poteri.
La storia è la tipica avventura Marvel che i fan hanno imparato ad amare e i detrattori a odiare quindi nulla di nuovo su quel fronte. Ci vogliono tra le 55 e le 70 ore per completare il gioco, dipende dalle side quest, quindi avrete a disposizione parecchio tempo per stare insieme ai vostri supereroi preferiti. Dove Midnight Suns ci ha stupito è nel suo gameplay impeccabile (in puro stile Firaxis) e al contempo accessibile. Midnight Sons si allontana in modo abbastanza radicale dal gameplay classico di Xcom da cui sono state rimosse la griglia (una scelta vincente fatta anche da Mario + Rabbids Sparks of Hope) e la verticalità. Tutti gli scontri avvengono in un’arena senza dislivelli e solo con qualche copertura. L’altra grande novità è il sistema delle carte con cui il giocatore sceglie le mosse dei singoli eroi. Ma facciamo un passo indietro.
Prendere in mano un videogioco strategico a turni significa (scusate l’ovvietà) rinunciare all’azione in tempo reale e alla frenesia del combattimento. Midnight Suns è un titolo ragionato che chiede al giocatore di pensare, leggere il campo di battaglia e mettere in atto strategie sempre diverse. Se siete all ricerca di un titolo che replichi l’esplosività dei film Marvel e i loro combattimenti concitati, Midnight Suns non è il titolo giusto per voi. Se invece dell’universo Marvel cercate lo humor, i personaggi iconici e il suo particolarissimo senso di eroismo, allora questo gioco non aspetta che voi. Midnight Suns, con il fatto di farvi vestire i panni di diversi supereroi durante ogni battaglia, riesce a instillare in chi gioca un senso di cooperazione e gioco di squadra che un titolo Marvel non riusciva a comunicare dai tempi di Marvel: la Grande Alleanza per PlayStation 2, sentiamoci vecchi insieme.
Se siete ancora qui è perché Midnight Suns risuona con quello di cui siete alla ricerca in un videogioco per supereroi per cui possiamo continuare con l’analisi del combattimento. Molti critici hanno definito questo gioco come “Scacchi con i supereroi” e anche noi prenderemo in prestito questa espressione perché riassume perfettamente come ci si sente a controllare i vari personaggi del titolo. Ogni combattimento è diviso in fase offensiva e difensiva con particolare enfasi sulla prima. Ognuno dei 13 eroi che man mano si uniscono al cast con il progredire della storia ha a disposizione 3 mosse (incarnate nelle carte) per ciascuna fase di attacco e imparerete presto a combinare i punti di forza di ognuno per arrivare alla vittoria. L’unico punto dolente sono i nemici che verso la metà del gioco smettono di evolversi e di aumentare in difficoltà rendendo una decina di ore di gioco piuttosto noiose perché corrispondono al momento in cui la storia rallenta maggiormente.
Nonostante questo, il gioco resta sempre molto godibile, soprattutto se, una volta scelti i vostri eroi preferiti, scenderete in campo sempre con la stessa formazione. Più utilizzate un personaggio, più carte sbloccherete per quest’ultimo, più opzioni offensive e difensive avrete a disposizione. Questo è particolarmente vero per l’eroe modellato sul giocatore che, alla lunga, si rivela come il personaggio più forte del gioco. Purtroppo mancano quegli elementi di personalizzazione e sviluppo delle relazioni interpersonali tipici di un GDR ma gli scambi presenti nel gioco non ci sono dispiaciuti affatto. Midnight Sons vuole essere un’esperienza Marvel personalizzabile ma avvincente e che non ha paura di sperimentare con la complessità. Decine di ore di storia, combattimenti avvincenti, quattro chiacchiere con Wolverine e la promessa di salvare il mondo ci sembrano una ricetta che funziona.
In conclusione, sì, Midnight Suns è il gioco che i fan della Marvel stavano cercando. Dovrete solo abituarvi a un diverso (ma bellissimo) modo di combattere che però vi farà riscoprire abilità, relazioni e interazioni tra i supereroi che le trasposizioni cinematografiche potrebbero aver tralasciato.