Mastercard fa all-in nell’esports con Riot Games

Mastercard ha deciso di incrementare il suo investimento negli esports legandosi ancora di più a Riot Games, publisher di League of Legends e Valorant.

Mentre nel settore si parla ormai da diversi mesi del fantomatico “inverno degli esports”, Mastercard non sembra sentirsi scoraggiata e decide di continuare a investire nell’industry legandosi ancora di più a Riot Games. Il publisher di League of Legends e Valorant può infatti vantare una ormai lunga partnership economica con uno dei brand di carte e pagamenti più conosciuti al mondo, Mastercard. 

Mastercard, Global Sponsor di Riot Games

Negli ultimi cinque anni Mastercard è stata global sponsor di League of Legends, uno dei titoli più seguiti e giocati al mondo. Secondo quanto riportato da diverse fonti le sponsorizzazioni nel settore esports vanno da un minimo di 20 milioni di dollari fino a un massimo di 150 milioni per accordi pluriennali, almeno tra quelli di cui si conoscono esattamente le cifre. Delle collaborazioni tra Riot Games e Mastercard non sono mai stati raccontati i numeri esatti ma è plausibile pensare che si tratti di cifre significative.

Nonostante le difficoltà dell’intero settore, sbocciate in particolare in questo 2023, Mastercard sembra avere piena fiducia nei piani a lungo termine di Riot Games per i propri titoli esports. Titoli che in realtà, per la stessa Riot, rappresentano non un “pezzo” del gaming ma il “futuro dello sport”. Ciò su cui Mastercard sta di fatto scommettendo è la potenzialità degli esports, in questo caso di un titolo come League of Legends, di arrivare ad avere esattamente lo stesso valore degli eventi sportivi tradizionali come l’Nba di basket o la Champions League del calcio. 

mastercard riot games nexus
Mastercard Nexus, una delle attivazioni commerciali dedicate durante i Worlds 2018

I risultati ottenuti

Secondo quanto più volte raccontato dalla stessa azienda, Mastercard misura il successo di un’iniziativa o di una sponsorizzazione su tre criteri: la crescita diretta del suo mercato, l’affinità del proprio brand con la community (in questo caso quella gaming) e il vantaggio competitivo che acquista sui concorrenti in quel preciso segmento. Un esempio dei risultati ottenuti riguarda la League of Legends Credit Card emessa da Mastercard per tutti gli appassionati del moba di Riot Games.

Tale carta ha permesso a Mastercard di registrare un incremento del proprio mercato, insieme all’essere diventato un punto di riferimento per la community di League of Legends, diventando un brand immediatamente riconoscibile dagli appassionati. Ci sono voluti anni per convincere sia Riot Games che Mastercard a emettere e vendere questo tipo di carta ma i risultati sembrano ora dar loro ragione. 

E adesso Valorant?

Dopo League of Legends il prossimo obiettivo di Mastercard potrebbe essere il tactical shooter Valorant. A convincere Mastercard in questo caso pare siano stati diversi fattori: dalla promozione dell’inclusività e della diversità (come ad esempio con il Game Changers, circuito dedicato interamente alla scena femminile), così come dalla lotta alla tossicità fino all’assenza di armi realistiche, come invece avviene su Counter-Strike. 

L’ingresso di Mastercard nel 2018 ha senza dubbio spostato gli equilibri, portando sempre più brand non endemici a investire nel settore. Oggi come allora la decisione di Mastercard non solo di proseguire la collaborazione con Riot Games ma di fare all-in ha e avrà un impatto decisivo nel convincere altri brand a investire, dimostrando che il settore non è in pieno declino ma come spesso accade ci sono aziende che lavorano bene e altre che non lo hanno fatto.

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