Monster Hunter Wilds: proviamo la beta in italiano al Lucca Comics

Abbiamo provato, in esclusiva con il doppiaggio italiano, Monster Hunter Wilds al Lucca Comics and Games.

“Il mercato italiano è un fondamentale per Monster Hunter Wilds”. Così Jonno Stanton, Community Manager di Monster Hunter Wilds ha inaugurato la conferenza di Lucca Comics and Games dedicata al nuovo titolo Capcom in uscita il prossimo febbraio. Alla manifestazione toscana abbiamo avuto modo di provare tutti i contenuti della imminente beta aperta (qui vi spieghiamo come partecipare) completamente doppiati in italiano e possiamo dire che tutta l’eccitazione per questo titolo è assolutamente giustificata.

Monster Hunter Wilds beta

I mostri che potrete cacciare nella beta sono il Doshaguma e il Chatacabra: il primo è un quadrupede che si muove in branco e ricorda un gigantesco leone, il secondo è una rana corazzata con una lunga e pericolosa lingua. Avrete a disposizione 14 armi diverse e, per la prima volta nella storia di Monster Hunter, potrete portarvene dietro due, una addosso e una sulla vostra cavalcatura. Il cambio da una all’altra è pressoché istantaneo e anche nel pieno della battaglia vi basterà richiamare il Seikret (questo il nome del possente volatile che avrete a disposizione sin dai primi minuti) ed ecco che potrete cambiare strategia passando dal martello gigante all’arco o, come abbiamo fatto noi, alla balestra leggera.

Un’altra grande novità di questo gioco che lo differenzierà di netto dal passato è quello che Stanton chiama “seamless gameplay”: a significare che nulla interromperà le vostre cacce. Cucinare? Cambiare completamente equipaggiamenti? Ora è possibile fermarsi in qualunque momento e luogo per preparare del buon cibo o mettere su la tenda da campo e cambiarsi. Sarà possibile modificare radicalmente il comportamento del proprio cacciatore anche grazie ai molti buff associati alle diverse armature di cui la beta vi farà provare ben cinque set completi.

Monster Hunter Wilds beta

Tanto le cacce sono senza interruzioni quanto il ciclo vitale del mondo che vi circonda. Dimenticate mostri solitari che aspettano il cacciatore a braccia incrociate: tutte le creature di Monster Hunter Wilds sono una parte attiva dell’ecosistema: cacciano altri mostri o la fauna selvatica, mangiano, si riposano, si riproducono e combattono tra loro per il territorio. Sarà persino possibile istigare una di queste lotte durante una caccia spingendo la vostra preda nel territorio di un apex predator o di un altro alpha. Questo darà inizio a dei combattimenti tra mostri che infliggeranno molti danni semplificandovi il lavoro. Occhio a non finirci in mezzo però, perché potreste finire nel mirino di entrambi i predatori.

Il combattimento, controller alla mano, è fluido, responsivo e tutto ciò che serve è a massimo due bottoni di distanza. Gli strumenti come la palla di sterco per isolare gli alpha dal loro branco sono molto accessibili e persino i menù di richiesta di aiuto (sia tramite matchmaking sia tramite npc controllati dall’IA) sono intuitivi da raggiungere e non interrompono il flusso di gioco. Il compagno Felyne, poi, ha a disposizione una miriade di aiuti offensivi e difensivi e potrà attirare l’attenzione del mostro, curarvi e fare tante altre cose. Con il ritorno dei mantelli, poi, sarà possibile iniziare uno scontro con un attacco stealth per partire già infliggendo una montagna di danni.

Monster Hunter Wilds beta
Jonno Stanton, Community Manager di Monster Hunter Wilds, sul palco della chiesa di San Francesco al Lucca Comics and Games

La meccanica più interessante che abbiamo provato in questa beta è stata sicuramente quella delle ferite: colpendo un mostro più volte nello stesso punto si aprirà una ferita, colpendola con un colpo caricato o insistendo su quel punto, potrete infliggere un colpo critico molto potente. Per vedere le ferite attive servirà la focus mode, una modalità concentrazione che evidenzia i punti critici e permette di portare a casa colpi più precisi. Abbiamo visto anche il cambiamento dinamico del meteo, una funzione che non si limita a far piovere ma che trasforma completamente la zona e, nel caso delle tempeste più feroci, può far comparire l’apex predator della prima regione, Rey Dau. Potrete affrontarlo in questa beta ma solo i più intrepidi riusciranno ad abbatterlo.

Siamo rimasti decisamente colpiti da questo primo impatto con Monster Hunter Wilds. Il gioco si prospetta enorme, stratificato, accessibile (c’è anche la navigazione automatica in groppa al Seikret per rintracciare il proprio obiettivo in un attimo) e senza la minima interruzione. Finita la caccia della missione principale, infatti, potrete continuare a esplorare e vi basterà attaccare un mostro importante per far generare al gioco la relativa missione in automatico. Se avete amato questa serie non potete farvi sfuggire questa beta; se ve ne siete tenuti storicamente lontano per via della sua complessità, invece, non possiamo che raccomandarci di provarla, al Lucca comics se siete di passaggio o dal 1 novembre su Steam, PS5 e Xbox, perché questo è certamente il capitolo più completo e meno restrittivo del franchise ed è perfetto per avvicinarsi alla saga.

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