La crescita esponenziale, economica e non solo, dei videogiochi in genere e degli eSports in particolare comincia a preoccupare gli elementi di spicco delle industrie di altri settori. A novembre dell’anno scorso era stato il Team Principal della Scuderia Ferrari, Maurizio Arrivabene, a dichiarare di “sentirsi in competizione con le Playstation” piuttosto che con altri sport. La pensa così anche un colosso del mondo dell’intrattenimento: Netflix.
NETFLIX – La public company statunitense ha inviato una lettera ai suoi azionisti con la quale spiega di essere in competizione più con Fortnite che con Hbo. Netflix si dice più preoccupata della concorrenza con il videogioco che spopola negli Usa che da quella con il produttore di celebri serie tv, e che dovrebbe, almeno sulla carta, essere un suo più naturale rivale.
ITALIAN EXPERIMENT – E se il tuo competitor è leader nel campo dei videogiochi, ecco che Netflix prova a piantare qualche bandierina nel settore. Dopo “Bandersnatch”, l’ultimo episodio interattivo di “Black Mirror” che ha fatto discutere, ecco “The Black Game”, un gioco di ruolo che ha visto coinvolte migliaia di persone in tutta Italia che hanno deciso (davvero?) le sorti di Pierpaolo, un giovane allenatore di una squadra di calcio.
UNA BATTLE ROYALE – E chissà se un giorno gli azionisti di Netflix dovranno preoccuparsi anche di PlayerUnknown’s Battlegrounds, l’unico che finora ha saputo tenere botta nei confronti dello strapotere di Fortnite nell’occupazione del tempo libero delle giovani generazioni. Secondo il report di fine anno di SuperData, PUBG ha incassato oltre 1 miliardo di dollari di entrate digitali in tutto il mondo (+19% rispetto al 2017), arrivando davanti a giochi di punta come FIFA 18, GTA 5 e Red Dead Redemption 2.