Niantic annuncia Peridot, un nuovo videogioco in realtà aumentata di creature collection che si ispira ai pet simulator
Niantic vuole essere (e per molti lo è già) l’azienda di riferimento per lo sviluppo in realtà aumentata. Pokémon Go non ha bisogno di presentazioni, Pikmin Bloom ha riscosso un successo enorme in Asia e ora è tempo di espandere ancora di più quegli orizzonti con una IP proprietaria (niente più licenze a Nintendo) e progettata per un pubblico occidentale: Peridot.
Cos’è Peridot?
Peridot è un gioco per mobile in Realtà Aumentata che trae ispirazione dal genere pet simulation (vi ricordate i Nintendogs?). I giocatori dovranno prendersi cura di creature fantastiche, chiamate Peridot, e svilupperanno con loro un profondo legame emotivo esplorando il mondo insieme, nutrendoli e allevandoli per diversificare la loro specie. Peridot si rivolge a un pubblico ancora più “casual” rispetto ad altri giochi della casa e cercherà di attirare l’attenzione soprattutto di coloro che non si considerano videogiocatori, ma che hanno un interesse per gli animali domestici. Il gioco sarà, naturalmente, in realtà aumentata e avrà una forte componente esplorativa/outdoor come gli altri grandi titoli Niantic.
Come si gioca a Peridot?
Il game loop principale ruota intorno all’allevamento, alla cura, al gioco e all’esplorazione insieme ai propri Peridot, che saranno unici e irripetibili. Secondo Niantic non ci saranno due Peridot uguali e i giocatori avranno la possibilità di allevarli per crearne ancora di nuovi. I giochi di simulazione dedicati agli animali domestici esistono da molto tempo e il team di Niantic ha sapientemente usato la sua esperienza nel genere “creature collection” (Pokémon in primis) per creare una propria IP che, se decollerà, garantirà ottimi ritorni sugli investimenti. In questo momento la software-house sta pianificando un soft launch nei prossimi giorni in Malesia e l’intenzione è di espanderlo ad altri mercati durante questa fase per garantire che l’esperienza sia poi pronta per il lancio globale.
C’è aria di NFT
Dopo aver negato ogni possibile crossover tra Peridot e Pokémon Go, Niantic spiega che nonostante l’unicità delle creature sia un fattore molto simile a quello che altri giochi di creature colleciton stanno facendo in questo momento “l’azienda non ha nulla da condividere riguardo a temi come la blockchain o gli NFT“. É importante sottolineare, secondo me, che alla domanda diretta “avete qualche piano in questo settore (gli NFT)?” Niantic non dice di no e afferma che “è un’idea interessante”. Il potenziale c’è e basta guardare al successo straordinario di Axie Infinity per capire che la tentazione è forte. Blockchain o no, Peridot ha un sistema di generazione delle sue creature molto complesso e affascinante. Ogni Peridot è unico, e ogni creatura ha un suo “DNA”. Il sistema di riproduzione, che è modellato sul modo in cui il DNA funziona nella vita reale, usa la generazione procedurale e le caratteristiche dei due genitori per creare creature sempre uniche. I Peridot, poi, sono genderless. Dal momento che avranno tutti un aspetto, delle personalità e delle abilità molto diversificate tra loro il team Niantic non ha sentito la necessità di creare creature con un genere definito.
Peridot sarà un videogioco molto social
L’interazione sociale sarà parte integrante del game loop: lo scopo del gioco è far sentire i giocatori entusiasti di condividere i loro momenti preferiti e di progettare insieme strategie per allevare nuove creature. Maggiori dettagli verranno svelati prossimamente su come Niantic ha intenzione di far interagire la community di Peridot e sull’eventuale integrazione con i social network. Come tutti i giochi Niantic, poi, gli eventi dal vivo saranno una parte fondamentale: nel periodo di soft launch verranno testate diverse tipologie di live event (che poi potranno debuttare anche sulla versione definitiva) per intrattenere la community anche nel mondo reale.