Secondo giorno per il Summer Showdown della Overwatch League con la regione asiatica che ha messo in campo strategie e composizioni mai viste e ha regalato ai fan momenti di incredibile tensione misti a pura e semplice incredulità.
Dopo la vittoria all’ultimo secondo contro i New York Excelsior, i giocatori degli Hangzhou Spark sono scesi in campo con le dita in fiamme, pronti a dimostrare di essere dei seri contendenti al titolo di campione d’Asia. Contro i Guangzhou Charge l’inizio game promette molto bene grazie a una vittoria molto agile su Ilios per 2-1 mentre la seconda partita su Junkertown vede gli aspiranti campioni in difficoltà sull’ultimo settore. Dopo i primi due checkpoint conquistati con facilità, infatti, lo Zenyatta di Shu inizia a martellare le retrovie degli Spark impedendogli ogni progresso, il tempo supplementare finisce e l’avanzata si ferma lì. Poco male, la difesa degli Spark è impenetrabile, non concedono nemmeno il primo checkpoint e si vanno a prendere la seconda vittoria. La terza mappa è King’s Row e anche qui l’attacco degli Spark è travolgente ma solo fino all’ultimo checkpoint. I giocatori cinesi si arenano per qualche minuti ma il sigma di QOQ sblocca la situazione con una doppia kill facendogli completare la mappa. I Charge completano i tre obiettivi anche loro ma con solo un minuto di tempo extra a differenza degli oltre quattro di Hangzhou. Nonostnante il poco tempo, i Charge si prendono addirittura due checkpoint con i pochi secondi rimasti e gli Spark, incredibilmente, non riescono a replicare la performance precedente e vengono sconfitti a pochi metri dal traguardo. Su Hanamura i Charge prendono ispirazione dal loro stesso nome e travolgono gli Spark grazie a Happy che con Ashe e Hanzo è riuscito a dare ai suoi la vittoria del pareggio. Oasis è la mappa decisiva, i Charge si prendono il primo round e al secondo infliggono agli Spark lo stesso destino che la squadra di Hangzhou ha inflitto ai New York Excelsior. Guangzhou vince la seconda mappa e completa la rimonta totale sui suoi avversari.
Secondo scontro sullo scenario asiatico: Chengdu Hunters VS Shanghai Dragons. Il risultato sembrava già scritto ma alla prima mappa, Lijiang Tower, i panda riescono a conquistare la prima vittoria nonostante Dding e la sua Pharah riescano a mettere insieme una quadrupla uccisione. Su Junkertown i Dragoni faticano ad avanzare e non riescono a completare la mappa venendo fermati a pochi metri dalla fine. Gli Hunters però, lasciando a bocca aperta spettatori e Caster, riescono a portare il loro attacco fino il fondo portandosi sul 2-0. Gli Shanghai Dragons sono riusciti a portare a casa rimonte ben più difficili di questa come quella contro i Seul Dynasty nella finale del May Melee. Su Blizzardworld sembrano proprio intenzionati a dare inizio a una delle loro performance storiche. Dopo la vittoria sulla mappa tributo all’universo Blizzard, i Dragons si prendono anche Hanamura andando a pareggiare contro degli Hunters che sembrano aver finito la benzina. L’ultima partita decisiva si è giocata su Busan con gli Hunters che hanno preso brevemente il comando sul primo settore per poi cadere di nuovo sotto i colpi dei dragoni che si prendono il primo round. Al secondo non c’è nulla da fare, Fearless con il suo WInstone è inamovibile dall’obbiettivo e nega persino la barriera sonora del Lucio avversario impedendo la riconquista degli Hunters che con questa terza e ultima sconfitta restano vittime dell’ennesima rimonta stellare da parte degli Shanghai Dragons.
Hanno chiuso il primo weekend di competizioni in Asia i New York Excelsior e i London Spitfire, entrambi alla disperata ricerca di una vittoria per ribaltare il risultato del giorno prima i primi e riconfermare l’ottima performance i secondi. Come in passato, i newyorkesi si prendono la prima mappa nonostante la sconfitta sul primo obiettivo. Su Rialto però i londinesi pareggiano, negando agli Excelsior anche solo il primo checkpoint. Su Hollywood l’attacco di new York va molto bene finendo la mappa con un minuto e mezzo di tempo d’avanzo. Gli Spitfire si prendono il primo obiettivo in attacco grazie alla Tracer di Glister che per loro sta facendo miracoli infliggendo la maggior parte del danno di squadra. La difesa di New York, però, funziona molto bene nonostante qualche piccolo errore come la ultimate sprecata di Hacksal. Gli Excelsior fermano l’avanzata degli Spitfire e si riportano in vantaggio. Industrie Voslkaya è combattutissima: entrambe le squadre completano i primi due checkpoint ma i Newyorkesi ritirano fuori la carta delle loro giocate difensive lente e molto strategiche facendo consumare quasi tutto il tempo extra agli Spitfire. Ai round supplementari, infatti, i londinesi non riescono a completare il primo obiettivo e vengono fermati dalla Tracer di Saebyeolbe e dalla Ashe di Nenne dando agli Excelsior un’ottima win condition. I Newyorkesi la prendono al volo, conquistano tutto il primo obiettivo e vanno a prendersi la loro prima vittoria di questo campionato.
La divisione americana del Summer Showdown è iniziata con un game che aveva il finale già scritto: Philadelphia Fusion contro Boston Uprising, infatti, era uno scontro tra un team sulla cresta dell’onda, il primo, e una squadra che sta affondando. La prima mappa, Busan, va a Filadelfia che travolge i giocatori degli Uprising andando a sfruttare ogni minimo errore a loro vantaggio. Su Junkertown Boston riesce a conquistare i primi due obiettivi in attacco ma viene fermata a pochi metri dal traguardo. L’attacco dei Fusion è un treno in corsa, c’è poco che gli Uprising possono fare nonostante i colpi alla testa dell’Hanzo di Jerry. Anche la seconda mappa va a Filadeldia che su Blizzardworld firmano il loro trionfo. L’attacco di Boston arriva a malapena oltre il primo checkpoint, poca roba per la squadra di un Mvp come Carpe. L’attacco è lento e non travolgente quanto ci si aspettava ma arriva al punto massimo raggiunto da Boston e lo supera prendendosi la terza e ultima vittoria.
Uno scontro molto più ravvicinato è stato quello tra i Los Angeles Valiant e i Florida Mayhem reduci da una finale contro i San Francisco shock che ha lasciato una cicatrice profonda. Su Lijijang Tower quegli stessi Mayhem che hanno sfidato i campioni in carica sembravano un team dei contenders: scelte pessime per gli eroi e uno spreco delle ultra davvero ingiustificato. I Valiant se ne accorgono e lo sfruttano per prendersi la vittoria sulla prima mappa. Su Rialto entrambe le completano la mappa e ai tempi supplementari i Mayhem si conquistano un checkpoint e mezzo. Tocca ai Valiant provare a superarli ma davanti a loro c’è BQB che con la sua Widowmaker apre le danze con due colpi alla testa. I Valiant non si fanno spaventare e Shax riesce a sbloccare il primo checkpoint ma è ancora BQB che con un altro doppio colpo alla testa fa cadere le speranze dei Valiant di portarsi in vantaggio. I Mayhem pareggiano e la partita è ancora tutta aperta. La terza mappa è stata Hollywood in cui si è consumata una guerra tra Tracer da lasciare a bocca aperta: Yaki contro Shax. L’attacco dei Mayhem non arriva fino in fondo grazie ad un’ottima coordinazione tra i tank e gli healer dei Valiant che regalano così alla loro squadra un’ottima win condition. Quando tocca ai californiani spingere in carico fino all’ultimo checkpoint, si affidano a Shax che con le sue bombe a impulsi mette insieme una doppia eliminazione dopo l’altra. C’è uno stallo frenetico sull’ultimo obiettivo, Shax ha finito le risorse ma la vittoria arriva comunque perché KSP, con Widowmaker elimina tre membri avversari in 6 secondi dando via libera al carico. Su Hanamura entrambe le squadre finiscono la mappa ma i Valiant hanno 5 minuti di tempo supplementare, una performance inarrivabile per i Mayhem che sono costretti ad accettare la sconfitta quando ai round supplementari non riescono nemmeno a prendersi il primo obiettivo.
Ultima partita del weekend: San Francisco Shock contro Washington Justice. La prima partita di questo scontro è irreale: i Justice danno ben più che del filo da torcere agli Shock, campioni del mondo in carica, prendendosi il secondo round su Nepal e forzando il terzo. In linea con il meta di questa settimana, la Tracer di Stitch da del filo da torcere a quella Striker ma purtroppo non è abbastanza. Gli Shock si prendono comunque la vittoria e da qui vanno a dominare l’intera partita per 3-0 sia su Junkertown che su Blizzardworld. Il potenziale per i Justice c’è, il loro gioco si fa sentire anche dopo aver perso due membri importanti come Corey e Stratus. Manca la resistenza perché le performance viste nel game 2 e 3 sono ancora inaccettabili se si vuole andare a competere nei playoff.
Tutti i risultati:
Guangzhou Charge – Hangzhou Spark: 3-2
Shanghai Dragons – Chengdu Hunters: 3-2
New York Excelsior – London Spitfire: 3-1
Philadelphia Fusion – Boston Uprising: 3-0
Los Angeles Valiant – Florida Mayhem: 3-1
San Francisco Shock – Washington Justice: 3-0