Una nuova sfida all’ultima eliminazione ha inaugurato il secondo giorno di Ovewatch League. Sono stati sempre i team cinesi ad aprire le danze: Shanghai Dragons contro Chengdu Hunters e Hangzhou Spark contro Guangzhou Charge. Il primo match è stato una performance di atletica, non un secondo di staticità nonostante i due scudi di Orisa e Sigma da entrambe le parti.
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Le squadre erano in continuo movimento ma a decidere molte delle azioni è stata la precisione di Jinmu che con il suo Hanzo e il suo Genji ha conquistato diversi teamfight per gli Hunters e il primo round.
El dorado è stata una mappa all’altezza della precedente: un nuovo spettacolo di Jinmu, questa volta con Pharah, che martella costantemente le retrovie dei Dragons costringendoli a una difesa sparpagliata e inefficace. L’ultima mappa, Eichenwalde, ha visto leggeri attimi di follia e frenesia perché entrambi i team sembrava stessero giocando dalle loro camerette senza comunicazione e coordinazione. La sinergia si è volatilizzata e siamo entrati in una rissa da bar, healers che andavano a cercare le eliminazioni da soli, tank fuori posizione per nessuna ragione, un disastro. In tutto questo però, gli HUnters sono riusciti a fare meno errori degli altri grazie di nuovo alla Pharah di Jinmu che è riuscita a ben piazzare due ultimate che hanno sterminato gli avversari. Chengdu conquista la prima partita per 3-0.
Quella tra gli Spark e i Chrage è stata invece, una partita davvero elegante. Innanzitutto gli outfit hanno creato una palette davvero piacevole da vedere. Con il rosa pallido degli Spark e l’acquamarina dei Charge il campo di battaglia sembrava una sfilata di alta moda. Passando al lato più combattivo degli incontri, anche in questo match è stato un Hanzo a decidere molti dei combattimenti. Reduce della lezione del giorno prima, Happy dei Charge ha tirato subito fuori gli artigli e ha iniziato una parata di colpi alla testa che ha messo gli Spark in ginocchio e ha portato la sua squadra a conquistare la prima mappa. Gli Spark, però, tirano fuori gli artigli nella seconda mappa. Un ottimo positioning della squadra di Hangzhou gli permette di drenare le risorse dei Charge ultimate dopo ultime con il carico di El Dorado che non arriva nemmeno al primo punto di conquista. La vittoria arriva su rapide ali insieme al pareggio. I Charge si ripotano subito in vantaggio su Eichenwalde grazie a un’ottima difesa e ai colpi critici di Happy che sembra proprio aver ritrovato il ritmo giusto per portare a casa risultati importanti con il suo team. La partita non è ancora finita, su Hanamura gli Spark ritrovano il pareggio con una lotta all’ultimo punto percentuale di conquista dell’obiettivo. La Tracer di Godsb riesce a eliminare all’ultimo secondo uno dei due healer avversari e il resto della squadra crolla. Sarà la quinta mappa a decidere il risultato della partita. Nonostante una ultimate quasi perfetta di Rio, Reinhardt per i Charge, gli Spark conquistano il primo punto su Nepal ma la loro gloria dura poco. Arriva subito il pareggio dei Charge che con uno sprint riescono anche a conquistare il terzo punto di Nepal portandosi a casa una bellissima vittoria! Decisiva la Ultimate di Zarya all’ultimo secondo di Crong che impedisce agli Spark di far partire il tempo supplementare, una mossa davvero raffinata.
Sembra proprio che i risultati di ieri siano stati ribaltati e ora, ai fini della classifica, è come se nessuna delle squadre cinesi avesse giocato una partita perché sono tutte a pari merito con una vittoria e una sconfitta.
Della divisione atlantica abbiamo visto un solo match questa settimana aspettando che tutti i team si riorganizzino per giocare in remoto. La partita tra gli Atalanta Reign e i Florida Mayhem è stata uno stillicidio. Babybay, anche lui con Hanzo visto il ban di McCree, ha flagellato la squadra della Florida impedendo ogni tipo di progresso. Solo la seconda mappa ha visto un po’ di azione con i Mayham che sono riusciti a mettere insieme una difesa efficace portando il match ai round extra, ma nulla si è potuto fare contro il martello pneumatico di Babybay, Atlanta stravince per 3-0.
I Seul Dinasty, poi, hanno sfidato i Los Angeles Gladiators galvanizzati dalla vittoria davvero inaspettata del giorno prima. Dopo due conquiste efficaci per la squadra coreana, un pareggio su Eichenwalde sembrava dare ai Gladiators abbastanza slancio per iniziare una rimonta ma Fits, Hanzo per i Dynasty, infila uno colpo alla testa dopo l’altro nemmeno fosse controllato dal computer. Quarta mappa, Industrie Volskaya e i Dinasty non solo fermano l’assalto dei Gladiators ma li travolgono portando a casa un 3-0 che li porta in cima alla classifica della divisione asiatica e al primo posto nella classifica generale. La loro gloria però durerà ben poco perché sono indietro di diversi incontri.
L’ultimo incontro del weekend è stato quello tra i Los Angele Valiant e i San Francisco Shock, entrambi reduci da una sconfitta inaspettata. È stata una partita molto bilanciata, la maggior parte delle volte non ci sono stati grossi stermini di una squadra piuttosto che un’altra ma uno scambio di eliminazioni dovuto a una serie di duelli davvero belli da guardare. Gli Shock continuano a zoppicare in questo ultimo match, la prima vittoria va ai Valiant che hanno dimostrato non solo di avere un maggiore controllo della mappa ma sono riusciti a mettere insieme una squadra con i piedi ben piantati per terra. Su El Dorado, però, le cose cambiano. San Francisco mette in campo Gengi, Tracer e persino Wreckingball creando scompiglio nelle retrovie avversarie e rompendo lo schema difensivo dei Valiant. Quando tocca a Los Angeles attaccare anche loro tirano fuori Tracer dall’armadio che nelle mani di KSP diventa un’arma di morte capace di aggirare non solo il cecchino avversario ma anche di sconfiggere uno contro uno il Doomfist di Sinatraa, l’Mvp degli Shock. La resistenza dei Valiant però non basta, con un tempo supplementare al cardiopalma, e qualche sbavatura bisogna dirlo, gli Shock riescono c conquistare la seconda mappa e insieme al pareggio. Il cuore dei fan dei Valiant si è preso una discreta quantità di stress durante questa partita, su Numbani però ne è valsa la pena perché nell’incredulità generale la squadra di Los Angeles riesce a conquistare la vittoria anche grazie a un versatilissimo KSP che ha alternato per tutta la partita McCree e Tracer per confondere il gioco avversario e rompere le loro linee di difesa. L’ultima mappa di questa sfida titanica è Parigi, una mappa difficile da difendere ma che, grazie a una sinergia potente e a un discreto senso di orgoglio perché glie la stavano facendo vedere ai campioni, I Los Angeles Valiant mettono a segno una vittoria davvero significativa. 3-1 il punteggio finale in una gara che quasi tutti davano per sicura tra le grinfie degli Shock.
Come di consueto alla fine dei match domenicali devono essere estratti gli eroi bannati per la settimana seguente ma lavorando tutti in remoto, causa Coronavirus, si è presentato un problema: chi pescherà le card per scegliere gli eroi bannati? La risposta è semplice: la responsabilità ricadrà su Nori il Gatto della caster Soe Gschwind. Non preoccupatevi però, nulla è lasciato al caso, ci sono delle regole ferree. Appena Nori tocca un ticket (che rappresenta un eroe) quel ticket è selezionato. Se ne tocca 2 insieme si rimescola e si ripesca, se si dovesse annoiare (cosa molto probabile) saranno gli altri caster a scegliere. Fortunatamente Nori è riuscito ad arrivare in fondo e dopo aver regalato diverse risate a tutti gli spettatori ha scelto per essere bannati la settimana prossima: Wreckingball (tank) Brigitte (supporto) McCree e Mei (danno).
RISULTATI:
Chengdu Hunters – Shanghai Dragons: 3-0
Hangzhou Spark – Guangzhou Charge: 3-2
Atalanta Reign – Florida Mayhem: 3-0
Seul Dinasty – Los Angeles Gladiators: 3-0
Los Angeles Valiant – San Francisco Shock: 3-1
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