Il numero sfortunato in corea come nel resto dell’asia è il 4 perché la sua pronuncia assomiglia (in cinese, giapponese e coreano) alla parola morte, tanto che viene evitato persino nella numerazione dei piani dei palazzi. La tredicesima settimana di match per i Seul Dynasty, però, è stata equamente sfortunata, quasi avessero adottato una tradizione occidentale. Dopo la pesante sconfitta del sabato anche domenica contro gli Hangzhou Spark la squadra coreana non è riuscita a portare a casa la vittoria. Dopo due sconfitte consecutive su Busan e Eichenwalde, su Industrie Volskaya una timida resistenza viene messa in piedi da Seul grazie a un’ottima azione di Michelle che con la sua diva elimina 4 avversari in poco tempo e permette ai Dynasty di conquistare il primo obiettivo ma la loro spinta si ferma lì. La difesa degli Spark tiene con un magnifico Winstone di Guxel che con la sua ultimate, la rabbia primordiale, nega la presenza sull’obiettivo ai coreani e gli impedisce di portare a casa anche una singola vittoria di consolazione. La terza sconfitta 3-0 per i Dinasty arriva contro una squadra che loro stessi avevano asfaltato appena due settimane fa: l’arrivo di Echo ha fortemente rimescolato le carte di questo torneo e la squadra di Seul deve seriamente ripensare le sue strategie.

Dopo la sconfitta di ieri, i New York Excelsior sono scesi in battaglia presi da uno spirito combattivo che, in un team abituato a uno stile fortemente difensivo, ha sorpreso ed emozionato il pubblico. La prima mappa dello scontro con i Chengdu Hunters è stata Nepal ed entrambe le squadre hanno scelto di non giocare Echo, una scelta che aveva premiato New York nel primo game contro i Dragons. Questo weekend, però non smette di stupire, gli Hunters non solo conquistano la prima mappa ma portano a casa la prima vittoria prendendo a schiaffi i newyorkesi come se fossero un team di novizi. Su Numbani però gli Excelsior ritrovano il passo, prima in attacco con il Roadhog di Hotba e poi in difesa con la Tracer di Saebyeolbe. Il loro attacco va fino in fondo e la loro difesa ferma gli Hunters perima del terzo checkpoint. Il pareggio è conquistato ma la squadra di Chengdu si è dimostrata molto più agguerrita del previsto. Su Parigi abbiamo assistito a una partita al limite del possibile, 4 round che finiscono in un pareggio non si erano mai visti. Una possibilità c’è stata per New York che all’ultimo secondo aveva l’opportunità di conquistare la mappa ma con arroganza decidono di attaccare a testa bassa aspettandosi una conformazione molto difensiva. Gli Hunters però attaccano a testa bassa anche loro e il pareggio è inevitabile. Su Route 66 la difesa dei newyorkesi va benissimo, fermano gli hunters prima del primo checkpoint e il loro attacco è un treno in corsa. Conquistano la vittoria rapidissimi e vanno alla quinta mappa di questa partita in vantaggio 2-1. Su Lijiang Tower New York ricomincia a risplendere dopo 4 partite veramente faticose. Il loro attacco è quasi sempre perfetto anche quando sbagliano la composizione della squadra, Saebyeolbe prima con Tracer e poi con Reaper sfrutta la sinergia perfetta che ha sviluppato con i due healer per rimanere sempre a vita piena anche durante le incursioni più audaci. Con questa ultima vittoria New York tiene alto il morale anche dopo la pesantissima sconfitta contro Shanghai. 

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I Philadelphia Fusion e i Paris Eternal hanno sempre dato spettacolo nei loro scontri diretti. Il primo lo hanno vinto i parigini, il secondo gli americani e anche nella tredicesima settimana si sono viste volare parecchie scintille. La prima mappa è stata Oasis e Filadelfia si è dimostrata il top team che tutti la considerano: entrambi i round vinti con facilità usando Mei e Reaper come eroi di danno e Ivy, alle redini della scienziata cinese, porta a casa una tripla uccisione proprio quando Parigi aveva una finestra aperta per riconquistare l’obiettivo. Su Numbani Filadelfia ha travolto gli Eternal che non riescono a conquistare il primo obiettivo in attacco, e in difesa non durano 30 secondi.  Contro la forza d’urto dei Fusion e dello Zenyatta di Alarm, che mette a segno tre colpi alla testa in 10 secondi, non c’è nulla da fare, è 2-0 per loro. Su Industrie Volskaya Filadelfia attacca bene ma non benissimo, conquista entrambi gli obiettivi ma con solo due secondi rimasti. Quando tocca ai parigini attaccare Nosemite porta a casa due kill ambientali con Winston, una mossa che gli permette di conquistare entrambi gli obiettivi. Perfetto il gioco di Fielder, Ana per gli Eternal, che con il suo fucile da cecchino abbatte la Echo avversaria eliminando la colonna portante della loro strategia offensiva. Prima vittoria per i Parigini che fa sperare i fan in una rimonta, esattamente il contrario dell’ultima partita in cui i Fusion, da uno svantaggio di due partite, erano riusciti a vincere. Su Route 66 l’incredibile: l’attacco di Filadelfia non arriva fino in fondo lasciando aperta una possibilità che Parigi prende a piene mani: due checkpoint ai tempi supplementari ma grazie alla Echo di Nicough gli ultimi metri vengono conquistati e arriva il pareggio. L’ultima mappa di questo scontro epico è stata Nepal, entrambe le squadre hanno messo in campo tutto quello che avevano e ci sono state delle giocate epiche come quella di Nicogdh che con Doomfist riesce a toccare l’obiettivo per far partire il tempo supplementare ma non è bastato. Parigi è costretta a cadere sotto i colpi dei Fusion che con questa vittoria si portano al primo posto in classifica.

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Lo spettacolo è andato avanti con la sfida tra i Boston Uprising e i Florida Mayhem. C’è poco da raccontare riguardo la performance degli Uprising, certo si sono difesi con dignità ma il fatto che questa sia stata la loro quinta sconfitta consecutiva e la loro nona sconfitta in totale, dice molto sullo stato performativo di questo team. Jerry, come sempre, è stato il loro membro più attivo in termini di momenti wow e in termini di azioni portate a compimento ma un uomo da solo non basta. 3-0 per i Florida Mayhem e l’ennesimo avvertimento per Boston: serve un cambio di passo.

Incredibile da guardare, invece, è stato lo scontro tra Toronto Defiant e i Los Angeles Gladiators. I primi considerati non uno dei migliori team in assoluto mentre i secondi sono stati una delle poche squadre a fermare i San Francisco Shock. I Defiant però, sono rimasti fedeli al proprio nome e hanno sfidato questi pregiudizi vincendo la prima mappa a obiettivi per 2-0 grazie a un’ottima performance di Beast e del suo Reinhardt. Su Eichenwalde i Gladiators tornano nell’arena più agguerriti che mai e grazie a Birdring riescono a portare a casa la vittoria. La sua Ashe e il suo maggiordomo robot BOB spezzano a metà la prima linea nemica e gli permettono di eliminare prima i supporti e poi i tank lasciando i DPS scoperti. Anche su Parigi Toronto riesce a mettere in piedi un’ottima resistenza che però i Gladiators riescono a rompere soprattutto in difesa dove i Defiant sono più forti.  Su Rialto è arrivata la sentenza definitiva, 3-1 per i Los Angeles Gladiators che fermano di nuovo l’attacco dei Defiant senza permettergli nemmeno di arrivare al primo obiettivo nonostante la quadrupla eliminazione di Nevix con SIgma.

Infine, come ogni domenica sera, sono stati estratti gli eroi bannati per il prossimo weekend di competizioni. Sono stati applicati diversi cambiamenti al sistema di estrazione che per le prossime settimane non influenzerà più il multiplayer online di tutti i giocatori ma solo la Overwatch league. A partire dal prossimo aggiornamento, poi, Il sistema dei ban tornerà ma solo per chi ha dai 3500 SR (ovvero è un maestro o un gran maestro di Overwatch) in su. In ogni caso, la settimana prossima verranno bannati: Ashe, Reaper (DPS), Reinhardt per i Tank e Brigitte per i Supporto. 

Risultati

  • Hangzhou Spark – Seul Dynasty: 3-0
  • New York Excelsior – Chengdu Hunters: 3-1
  • Philadelphia Fusion – Paris Eternal: 3-2
  • Florida Mayhem – Boston Uprising: 3-0
  • Los Angeles Gladiators – Toronto Defiant: 3-1